Luciano Borgognoni ciclista varesino
Luciano Borgognoni, la sua carriera
Luciano Borgognoni ciclista varesino ottimo su strada ed in pista, vincitore del Giro del Friuli 1974 di due tappe al Giro d’Italia 1977
Luciano Borgognoni nasce a Gallarate, in provincia di Varese, il 12 ottobre 1951. Il padre Antonio ha un negozio di biciclette a Cedrate, un rione di Gallarate, e Luciano si appassiona giovanissimo al ciclismo vestendo prima la maglia della Cedratese e poi quella del prestigioso Velo Club Varese Luigi Ganna.
Borgognoni spicca per le sue qualità sia su strada che in pista e passa dilettante con l’AVC diretta da Renato Morandi. Ai Mondiali di Varese 1971 su pista conquista il titolo di campione nell’inseguimento a squadre assieme a Pietro Algeri, Giacomo Bazzan e Giorgio Morbiato. Nello stesso anno il varesino conquista la Targa D’Oro Città di Legnano, due tappe del Giro della Valle d’Aosta ed è secondo al Campionati Italiani su strada dilettanti.
L’anno seguente Luciano conquista il titolo di Campione del Mondo militare, la sesta tappa del Giro Baby e viene convocato in nazionale per i Giochi Olimpici di Monaco 1972: schierato nell’inseguimento a squadre con il quartetto oro a Varese, viene eliminato per soli 21 centesimi di secondo, a favore della Bulgaria. Nell’inseguimento individuale, invece, Luciano si arrende nei quarti all’elvetico Xaver Kurmann.
Dopo l’esperienza olimpica, il gallaratese passa professionista sotto la guida di Luciano Pezzi nella Dreherforte con cui, dopo il primo anno di apprendistato, conquista il Giro del Friuli davanti a Luigi Castelletti e a Boifava, la quarta tappa del Giro di Sardegna con arrivo ad Alghero e, in pista, fa suo il titolo di Campione Italiano nell’inseguimento.
L’anno seguente, con la maglia della Zonca, conquista il Gran Premio Cemab a Mirandola ed al Giro entra per tre volte nei primi tre all’arrivo senza però portare a casa un successo di tappa.
Nel ’76 Borgognoni passa alla Brooklyn di Lainate e conquista il Campionato Nazionale nell’Inseguimento su pista mentre l’anno seguente, passato alla Vibor di Italo Zilioli, ottiene ben due successi di tappa al Giro d’Italia, sul traguardo di Foggia e, soprattutto, nell’arrivo conclusivo di Milano.
Nel 1979 veste i colori della CBM Fast-Gaggia per poi passare alla Hoonved-Bottecchia con cui ottiene il quarto posto nell’inseguimento ai Mondiali su pista di Besançon ed, infine, alla Del Tongo con cui chiude la carriera professionistica nel 1982 dopo dieci stagioni tra i professionisti e nove partecipazioni al Giro.
Luciano muore a Gallarate il 2 agosto 2014.