Graziano Battistini ciclista toscano, la storia
Graziano Battistini ciclista toscano secondo al Tour de France 1960 e primo atleta a conquistare la Cima Coppi
Graziano Battistini nasce a Pulica nel comune di Fosdinovo, in provincia di provincia di Massa-Carrara, il 12 maggio 1936. Si avvicina al ciclismo nonostante il parere contrario della madre Dolina, che teme per l’incolumità del figlio. Dopo le categorie giovanili passa dilettante conquistando nel 1958 la Coppa Mobilio Ponsacco, la Coppa Ivano Zaccagnini e La Nazionale a Romito Magra e mettendo in mostra interessantissime qualità di scalatore.
Graziano Battistini settimo al Giro d’Italia 1959
Passa professionista nel ’59 con i colori della Legnano prendendo parte al Giro d’Italia e sfiorando il successo nella tappa di Vasto quando è secondo alle spalle di Gastone Nencini ed in quella di Courmayeur quando è terzo dietro a Charly Gaul ed Imerio Massignan. Battistini completa la corsa rosa al settimo posto della generale a 10’47” da Gaul. Il toscano è anche terzo alla Coppa Sabatini alle spalle di Rino Benedetti e Giuseppe Fallarini e quinto al Giro del Ticino.
Nel 1960 il toscano prende parte al Giro d’Italia cogliendo il secondo posto nella tappa di Belluno alle spalle dell’irlandese Seamus Elliott ed il quinto in quella di Treviso completando la corsa al ventesimo posto finale.
Graziano Battistini secondo al Tour de France 1960
Al via del Tour de France per la prima volta in carriera è tra i big della corsa. Il toscano vince la settima tappa sul traguardo Angers davanti a André Darrigade, è secondo il giorno successivo a Limoges superato da De Filippis, conquista la vittoria a Briancon staccando di quasi 30 secondi la maglia gialla Nencini. E proprio con Nencini battaglia per il successo finale chiudendo secondo a Aix-les-Bains e completando la corsa al secondo posto assoluto a 5’02” da Gastone.
A settembre Battistini è quinto al Circuito di San Marino e ad ottobre è quarto alla Coppa Agostoni vinta da Pietro Chiodini e conquista il successo alla Coppa Sabatini davanti a Cleto Maule e Armando Casodi..
Nel ’61 è dodicesimo al Giro d’Italia e al Tour sfiora due volte il successo di tappa chiudendo la corsa anzitempo. Ad ottobre è quinto al Giro di Lombardia a 2’38” da Vito Taccone.
Battistini ottavo al Giro d’Italia 1962
L’anno successivo Battistini ad aprile è terzo al Giro del Piemonte alle spalle di Taccone e Cribiori e a maggio è quarto al Tour de Romandie a 5’56” da Guido De Rosso. Il toscano conquista anche la vittoria nella seconda tappa del Giro d’Italia sul traguardo di Sestri Levante indossando per un giorno la maglia rosa. Al termine della corsa rosa è ottavo a 8’05” da Franco Balmamion.
Nel 1963 passa alla IBAC ed a marzo è secondo nella Coppa Placci alle spalle di Ercole Baldini e terzo al Giro della Provincia di Reggio Calabria. Al Giro d’Italia è terzo nella tappa di Campobasso dietro allo spagnolo Alomar e a Ernesto Bono e nella frazione di Lumezzane è nuovamente terzo dietro a Carlesi e Bitossi completando la corsa al nono posto assoluto a 23’38″da Balmamion.
Ad agosto è quarto alla Milano-Vignola e ad ottobre Coppa Agostoni dietro a Jaume Aloma e Vito Taccone.
Battistini conquista la prima Cima Coppi
Nel 1964 è secondo alla Coppa Sabatini alle spalle di Italo Zilioli e l’anno successivo passa alla Vittadello conquistando il successo nella ventesima tappa del Giro davanti ad Ugo Colombo conquistando per la prima volta nella storia la Cima Coppi istituita proprio in quell’anno e posta sul Passo dello Stelvio.
Nel ’66 è terzo al Trofeo Laigueglia alle spalle di Antonio Bailetti e Flaviano Vicentini e quarto al Giro d’Abruzzo mentre l’anno successivo è quarto al Trofeo Colzani e quinto al G.P. di Camaiore ed al Giro del Piemonte.
Il 1968 è per Battistini l’ultima annata da professionista con i colori della Pepsi Cola ottenendo il quarto posto alla Coppa Sabatini. Ritiratosi dal ciclismo si dedica a scovare nuovi talenti ma per una grave malattia muore, a soli 57 anni, il 22 gennaio 1994. Alla sua memoria è stato istituito il Memorial Battistini.