Pasquale Fornara ciclista novarese, la storia
Pasquale Fornara ciclista novarese vincitore di quattro Giri di Svizzera, terzo al Giro d’Italia 1953 e quarto al Tour de France 1955
Pasquale Fornara nasce a Borgomanero, in provincia di Novara, il 29 marzo 1925. Il piemontese corre tra i dilettanti con la Crennese di Crenna di Gallarate. Pasqualino, come tanti lo chiamano, dimostra la sua classe in sella in una pedalata in cui si fondono perfettamente, potenza e stile. Nel 1948 Fornara è primo alla Coppa Caduti Nervianesi e l’anno seguente viene chiamato da Eberardo Pavesi nella sua Legnano.
Al primo anno da “pro” il novarese vince la classifica generale del Giro dei Tre Mari con 5’33″di margine su Aldo Ronconi e ottiene un terzo posto di tappa al Giro d’Italia sul traguardo di Bassano del Grappa dietro a Giovanni Corrieri e Giuseppe Doni completando la corsa al 28esimo posto finale.
Nel ’50 arriva la vittoria nella Milano-Modena davanti a Luciano Maggini ed un secondo posto nella tappa di Vicenza al Giro d’Italia alle spalle di Hugo Koblet completando la corsa al dodicesimo posto. Il ruolo pensato per Fornara alla Legnano, però, non è quello di prima punta e nel 1951 il nativo di Borgomanero passa alla rivale, Bianchi ma già l’anno seguente si accasa alla Bottecchia.
Il 6 giugno 1952 Fornara conquista la vittoria nella tappa di Saint-Vincent al Giro d’Italia davanti a Adolfo Grosso e chiude la corsa al 31esimo posto finale mettendo in luce le sue doti di passista-scalatore che gli varranno diversi allori col passare delle stagioni.
Fornara vince il Giro di Svizzera 1952
Pochi giorni dopo la conclusione della corsa rosa, è al via del Giro di Svizzera conla maglia azzurra e nella cronometro di Crans-Montana è primo con 3’07 di vantaggio su Martin Metzger indossando la maglia di leader della corsa. Fornara vince anche la tappa di Arosa con 46″ di vantaggio su Ferdi Kübler consolidando la propria leadership e conquistando il successo finale con 4’57” di vantaggio sull’elvetico.
Nel 1953 Fornara, a maggio, prende parte al Giro di Romandia confermando il suo feeling con la Confederazione Elvetica: il piemontese è terzo nella tappa di Losanna e chiude al secondo posto della classifica finale alle spalle di Hugo Koblet.
Pasquale Fornara terzo al Giro d’Italia 1953
Poche settimane più tardi è al via del Giro vincendo la tappa di Rimini davanti a Koblet, chiudendo secondo a Follonica alle spalle dello svizzero, terzo a Bolzano dietro a Koblet e Coppi e secondo a Bormio dietro al campionissimo completando il Giro al terzo posto finale a 6’55” da Fausto Coppi conquistando la maglia di miglior scalatore davanti al ciclista di Novi Ligure.
Il ciclista di piemontese è anche secondo al GP di Lugano, quarto nel Challenge Desgrange-Colombo e terzo alla Coppa Placci alle spalle di Luciano Maggini e Danilo Barozzi.
Nel 1954 Pasqualino è terzo al Giro di Toscana ad aprile e prosegue con il suo amore per la Svizzera cogliendo il secondo posto, a maggio, al Giro di Romandia alle spalle del francese Jean Forestier.
Al via del Giro d’Italia è terzo nella tappa di Cesenatico completando la corsa all’ottavo posto della generale a 36’21” dallo Svizzero Carlo Clerici.
Fornara vince il Giro di Svizzera 1954
Al via del Tour de Suisse ed è secondo nella tappa di Winterthur dietro a Bruno Monti e terzo in quella di Lecco alle spalle di Zampini e Coppi. Nella crono di Lugano è secondo alle spalle di Fausto Coppi prendendosi la maglia di leader della gara e portandola sino al termine della corsa vinta con 2’54” di vantaggio su Agostino Coletto.
Ai Mondiali di Solingen vinti da Louison Bobet chiude al decimo posto finale.
Pasquale Fornara settimo al Giro d’Italia 1955
Nel 1955 Fornara corre per la Cilo e prende parte al Giro d’Italia cogliendo il secondo posto a Frascati dietro allo spagnolo Bernardo Ruíz Navarrette e conquista la vittoria a Ravenna con undici secondi di margine su Coppi completando la corsa al settimo posto finale a 9’16” da Fiorenzo Magni.
Pasquale Fornara quarto al Tour de France 1955
Al via del Tour de France il novarese è settimo nell’ottava tappa di Briançon, terzo a Monaco alle spalle di Raphaël Géminiani e Gilbert Bauvin e secondo nella cronometro individuale di Tours vinta dal belga Jean Brankart. Fornara completa la Grande Boucle ai piedi del podio a 12’44” da Louison Bobet.
Con la maglia della Arbos-Bif-Clément, a maggio è al via del Giro di Romandia conquistando la vittoria nella cronometro individuale di Boncourt con 54″ di vantaggio sullo svizzero Clerici prendendo la maglia di leader della corsa e mantenendola sino al termine della gara vinta proprio davanti all’elvetico.
Selezionato per i Campionati del Mondo di Frascati chiude settimo la prova in linea vinta da Stan Ockers.
Fornara, la rosa ed il Giro del ’56
A maggio Pasqualino è secondo al Giro del Piemonte alle spalle di Fiorenzo Magni e prende parte al Giro d’Italia cogliendo il secondo posto nella tappa di Salice Terme alle spalle di Alessandro Fantini e la vittoria in quella di Lucca tagliando l’arrivo in solitaria con oltre su minuto di margine su Cleto Maule andando ad indossare la maglia rosa. L’8 giugno i “girini” affrontano la Merano-Monte Bondone, Fornara è in rosa ma quel giorno i veri padroni della corsa sono il freddo, la neve ed il gelo. Pasqualino va in crisi, scende di bici. Forse una maglia asciutta e una bevanda calda, raccolta in qualche casa lungo la corsa, l’avrebbero rimesso in moto ma così non è: Fornara abbandona la corsa, semi assiderato sotto una tormenta di neve, con la maglia rosa sulle spalle che passa a Charly Gaul che al via era a 17 minuti da Fornara.
L’anno seguente, a fine aprile, il piemontese prende parte per la prima volta in carriera alla Vuelta a España ed è terzo nella tappa di Madrid alle spalle di Miguel Chacon e Salvador Botella, quarto il giorno seguente sempre nella capitale spagnola ed ancora quarto nella frazione di Barcellona completando la corsa all’ottavo posto a 23’48” da Jesús Loroño.
Pasqualino è al via del Giro d’Italia dove coglie un quarto posto di tappa a Siena ed il sesto a Sion completando la corsa all’ottavo posto finale a 24’16” da Gastone Nencini.
Fornara vince il Giro di Svizzera 1957
La corsa svizzera, giunta alla 21esima edizione, torna a corrersi a Giugno e nella prima tappa, con arrivo a Thalwil a vincere è Max Schellenberg davanti proprio a Fornara, staccato di 30 secondi. Due giorni dopo Fornara va in fuga con Gaggero, Friedrich, Sorgeloos, Junkermann e Attilio Moresi, e sul traguardo di La Chaux-de-Fonds a vincere è Stefano Gaggero che stacca tutti di 30″ mentre la maglia oro va proprio al novarese. Fornara resiste agli attacchi di Sorgeloos nella tappa di Lugano conquistando il suo terzo alloro in carriera al Tour de Suisse precedendo di 1’21” proprio Edgard Sorgeloos.
Nel ’58 Fornara è protagonista alla Parigi-Nizza cogliendo il terzo posto nella cronometro individuale di Vergèze alle spalle di Anquetil e Fred De Bruyne completando la corsa al secondo posto finale a 52″ dal Belga.
Pasquale Fornara secondo alla Vuelta a España 1958
Pasqualino prende parte alla corsa iberica per la seconda volta in carriera. Fornara è terzo nella tappa di Castro Urdiales dietro a Jesús Loroño Arteaga e Guido Carlesi e quarto sul traguardo di Madrid vinta da Rik Van Looy. Il nativo di Borgomanero completa la corsa a tappe iberica al secondo posto a 2’51” dal francese Jean Stablinski.
Al Giro d’Italia il novarese coglie un sesto posto nella tappa di Chiavari ed ilquinto posto nella cronometro di Viareggio completando la corsa rosa al nono posto finale a 14’13” da Ercole Baldini
Fornara vince il Giro di Svizzera 1958
Forte del secondo posto in terra iberica e del nono al Giro, l’italiano va alla ricerca del poker nella corsa elvetica. La prima tappa va a Nino Defilippis a Bregenz e la seconda a Rino Benedetti a Rheinfelden. Nella cronometro di 82 chilometri di Soletta è Fornara a trionfare con 15″ su Graf e 1’24” su Defilippis conquistando la maglia oro. A Berna vince ancora Benedetti e la maglia va a Defilippis mentre oil giorno seguente a Serre vince Keteleer con la maglia che passa a Junkermann. Fornara controlla e nella tappa di Lugano va in fuga assieme ad Antonio Catalano per poi salutarlo e conquistare la vittoria con 46″ su Catalano e addirittura 4’43” su Defilippis. Il giorno seguente è nuovamente in fuga, questa volta con Hans Junkermann a cui lascia la vittoria sull’arrivo di Klosters recuperando altri 4’46”. E’ poker per Fornara che si mette alle spalle Junkermann di 7’06” ed è trionfo per l’Italia che vince la classifica a punti con Defilippis e quella della montagna con Catalano.
Negli ultimi anni corre con Emi e Vov prima di lasciare il ciclismo. Fornara muore 24 luglio 1990 ed in suo onore, a Borgomanero, è eretta una statua commemorativa a forma di bicicletta.