Leonardo Sierra ciclista venezuelano

Leonardo Sierra (fonte wikipedia)

Leonardo Sierra (fonte wikipedia)

Leonardo Sierra uno dei più forti ciclisti venezuelani di sempre che si prese a pugni con Arrieta alla Vuelta 1995: la sua storia e carriera professionale

Leonardo Sierra nasce a Santa Cruz de Mora, importante centro urbano dello stato di Merida, in Venezuela, il 10 ottobre 1968. Leonardo si avvicina al ciclismo e, dopo la trafila consueta nelle categorie giovanili, nel luglio del 1987 si impone all’attenzione degli addetti ai lavori conquistando, a nemmeno 19 anni, la Classifica Generale della Vuelta Internacional al Estado Trujillo in cui gareggiano anche alcuni professionisti.

Nel 1988 vince una tappa della prestigiosa Vuelta al Táchira e chiude in terza posizione il Campionato Panamericano su strada a Medellin alle spalle di Juan Carlos Arias e di Álvaro Mejía per poi prendere parte ai Giochi Olimpici di Seul 1988.

Le buone prestazioni nelle categorie dilettantistiche gli valgono la chiamata della Eurocar-Mosoca-Galli di Domenico Cavallo, squadra italiana con affiliazione in Svizzera, vincendo subito a Monthey. Nel 1990 approda alla Selle Italia di Gianni Savio, attento scopritore di talenti sudamericani. Leonardo Sierra ripaga la fiducia vincendo la Classifica generale Giro del Friuli davanti allo svizzero Urs Zimmermann ed a Claudio Chiappucci e la quarta tappa del Giro di Puglia da Marina di Ginosa a Putignano

Al via Giro d’Italia 1990, Sierra è uno dei protagonisti della corsa vincendo la tappa da Moena ad Aprica davanti ad Alberto Volpi e Éric Boyer che gli consente di ottenere il decimo posto nella classifica finale.

Leonardo Sierra settimo al Giro d’Italia 1991

Nel ’91 il venezuelano vince ben quattro tappe alla Vuelta al Táchira, la classifica generale al Giro del Trentino davanti a Massimiliano Lelli grazie alla vittoria nella terza tappa da Bocenago ad Andalo. E’ un anno importante per Lonardo che è al via del Giro d’Italia, vinto da Chioccioli,  chiudendo in settima posizione della classifica generale finale ed al secondo posto della classifica riservata ai giovani

A fine stagione è settimo alla Coppa Bernocchi e si aggiudica il titolo di Campione nazionale Venezuelano in linea per la prima volta in carriera (successo replicato nel 1992 e nel 1993).

Passa nel ’92 alla ZG Mobili con cui, ad aprile, vince il Gran Premio Industria e Commercio di Prato davanti ad Andrea Ferrigato e pochi giorni dopo è secondo al Giro dell’Appennino alle spalle di Chiappucci. Dopo aver chiuso al sesto posto il Giro del Trentino, è secondo al Giro di Toscana dietro a Giorgio Furlan.

Al via del Giro d’Italia non riesce a replicare le buone prestazioni di dodici mesi prima ed è, anzi, costrette ad un ritiro anticipato. Nella seconda parte della stagione il venezuelano è quarto alla Coppa Bernoccchi e terzo al Trofeo Matteotti.

Leonardo Sierra vince la Vuelta al Táchira 1993

Nel 1993 Leonardo Sierra ottiene la vittoria al Gran Premio Pony Malta e quattro vittorie di tappa alla  Vuelta al Táchira che gli valgono anche il primo posto in classifica generale finale davanti a José Ibáñez. Dopo aver colto il secondo posto al Giro di Campania è undicesimo alla Tirreno-Adriatico e coglie un bel terzo posto al Giro del Trentino alle spalle di Fondriest e Chiappucci.

A luglio Sierra corre il Tour de France ottenendo il quinto posto nella tappa di Châlons Sur Marne completando la corsa al 34esimo posto ed al sesto della classifica giovani.

Nel 1994 passa alla Carrera Jeans come scudiero di Claudio Chiappucci e Marco Pantani. Accanto alle vittorie di prestigio, Sierra fa incetta di piazzamenti diventando il miglior corridore venezuelano di sempre (sino all’avvento di Rujano nel 2005). Alle buone prestazioni in sella con coincide la serenità che lo porta ad un rapido declino tanto da renderlo protagonista di un bruttissimo episodio alla Vuelta a Espana 1995.

Leonardo Sierra la scazzottata con Arrietta

Nella quarta tappa della Vuelta 1995 con arrivo a  La Coruña, quando mancano 20 chilometri al traguardo, Sierra che veste i colori della Carrera inizia una discussione con il corridore della Banesto, Ramontxu González Arrieta. I due discutono, e cadono a terra. Mentre si rialzano iniziano a prendersi a pugni e la lotta continua fino a quando non intervengono alcuni addetti a separarli. Rufino Martellini, presidente di giuria, osserva in prima persona la scena e, inevitabilmente, espelle entrambe i ciclisti.

Dopo il brutto episodio, Leonardo si accasa alla Ideal-Aster Lichy per terminare, nel 1996, la sua carriera professionistica.