Waldemaro Bartolozzi ciclista toscano, la storia

Waldemaro Bartolozzi

Waldemaro Bartolozzi

Waldemaro Bartolozzi ciclista toscano, nono al Giro d’Italia 1956 e diventato ottimo direttore sportivo

Waldemaro Bartolozzi nasce a Scandicci, in provincia di Firenze, il 16 ottobre 1927. Dopo la trafila tra i dilettanti entra tra i professionisti nel 1950 con l’Atala cogliendo la vittoria nel Piccolo Giro di Lombardia davanti a Stefano Gaggero.

Nel 1951 il toscano è terzo al Giro della Provincia di Reggio Calabria ed al Gran Premio Industria e Commercio di Prato. L’anno successivo Waldemaro è terzo al Giro del Veneto dietro ad Adolfo Grasso e Danilo Barozzi e sesto, a fine stagione, al Giro di Lombardia. Come indipendente conquista la prima vittoria in carriera al Trofeo dell’Unione Velocipedistica Italiana ed il Campionato italiano prova in linea Indipendenti.

Nel 1954 Bartolozzi coglie un bel quinto posto alla Coppa Sabatini in cui a vincere è Rino Benedetti mentre la stagione seguente è ottavo al Giro dell’Emilia e, sempre come indipendente, conquista nuovamente la classifica generale del Trofeo UVI.

Waldemaro Bartolozzi nono al Giro d’Italia 1956

Waldemaro Bartolozzi nel 1956 vive una delle sue migliori stagioni da professionista. Al via del Giro d’Italia è secondo nella cronometro a squadre di Lido d’Albaro e sesto nella tappa successiva a Genova. Nella sesta tappa di San Marino, una cronometro individuale, è quarto dietro all’olandese Nolten, a Bahamontes e al francese Dotto. Al termine della corsa rosa il toscano è nono nella classifica finale a 18’14” da Charly Gaul.

Nella seconda parte di stagione il nativo di Scandicci è terzo al Trofeo Matteotti alle spalle di Bruno Tognaccini e Roberto Falaschi, quinto al Giro di Toscana e ottavo al Giro dell’Emilia. In quell’anno conquista anche il campionato italiano, prova in linea per gli indipendenti.

Nel 1957, con la maglia dell’Allegro, è quarto in una frazione della Roma-Napoli-Roma e settimo al Giro dell’Emilia mentre l’anno successivo, accasatosi alla Legnano, lavora per i capitani.

Nel 1959, a marzo, conquista, con la maglia della Ignis, la vittoria nel Giro della Provincia di Reggio Calabria davanti a Rino Benedetti ed a luglio fa il suo esordio al Tour de France completando la corsa al 57esimo posto.

Waldemaro Bartolozzi appende la bicicletta al chiodo al termine della stagione 1961 per dedicarsi al ruolo di direttore sportivo dal 1964 al 1994 seguendo campioni del calibro di Moser, Bitossi e Argentin. Persona scaltra, acuta e competente, Bartolozzi entra nel cuore di atleti ed addetti ai lavori

Il 16 dicembre 2020 Waldemaro si spegne a  93 anni