Samuele Schiavina la storia del ciclista ferrarese

Samuele Schiavina

Samuele Schiavina

Samuele Schiavina velocista anni ’90 alla Carrera di Pantani e Chiappucci vittima di un incidente mortale nel 2016

Samuele Schiavina nasce a Ferrara il 5 giugno del 1971 e si avvicina al ciclismo completando la trafila delle giovanili e trovando un posto nei dilettanti con cui vive un anno particolarmente fortunato nel 1993 quando conquista la vittoria alla Coppa Caduti di Reda, al Trofeo Minardi, al Trofeo Internazionale Bastianelli e al Trofeo Mario Pizzoli.

Le buone prove attirano su Samuele le attenzioni di una corazzata come la Carrera che gli propone un contratto professionistico e lo fa esordire tra i pro nel 1994. E’ la Carrera Jeans-Tassoni di Claudio Chiappucci e di Vladimir Pulnikov e soprattutto del giovane Marco Pantani.

Al primo anno tra “i grandi” mette in mostra tutte le sue doti di abile velocista conquistando sei vittorie: una frazione alla Vuelta y Ruta de Mexico, tre tappe alla Vuelta a Burgos, dove ottiene anche il primo posto nella classifica a punti, e due  Volta a Galicia. Prende il via anche al Giro d’Italia 1994 ma è costretto al ritiro nella settima tappa.

Nel ’95 arrivano le vittorie al Trofeo Manacor e nella quarta tappa della Vuelta a Asturias. L’anno seguente veste i colori della Asics-CGA e fa il suo esordio alla Vuelta Espana.

Il 1998 è l’anno della prima esperienza al Tour de France dove però non riesce ad incidere ed è costretto al ritiro.

Nel 1999 si accasa alla Riso Scotti prendendo parte al Giro e alla Vuelta. Al termine della stagione decide di ritirarsi dal professionismo.

Samuele Schiavina: l’indicente fatale

Ritiratosi dal ciclismo competitivo continua a pedalare a livello amatoriali affiancando l’altra passione, quella per il motociclismo.

Il 22 settembre 2016 Schiavina si sta spostando in motocicletta quando perde il controllo del proprio mezzo andando a sbattere violentemente su un paletto riflettente di segnalazione.

L’impatto causa serissimi danni al bacino, al femore e alla gamba oltre alla perdita di molto sangue e ad una emorragia. Il personale del 118 intervenuto sul posto si accorge subito delle condizioni critiche di Samuele Schiavina e dispone il trasporto all’Ospedale Maggiore di Bologna, in rianimazione ed in pericolo di vita.

Samuele lotta come un leone ma le sue condizioni non migliorano ed un mese dopo l’incidente, il 26 ottobre 2016, muore lasciando la fidanzata Sonia con la quale condivideva il lavoro in un negozio di Nonantola.

“Quando ho saputo della sua scomparsa sono rimasto pietrificato, ho spesso diviso la camera con lui durante le corse. Era un ragazzo semplice e solare che dava energia a tutti. Era un ciclista vecchio stampo, grande nelle volate corte e sempre scrupoloso negli allenamenti avrebbe potuto ottenere molti più risultati personali”

ha dichiarato il suo ex capitano Claudio Chiappucci.