Pietro Scandelli ciclista cremasco, la storia

Pietro Scandelli

Pietro Scandelli

Pietro Scandelli ciclista cremasco, gregario generoso e vincitore di una tappa al Giro d’Italia 1966 con un vantaggio clamoroso

Pietro Scandelli nasce a Crema, il 16 ottobre 1941. Si avvicina al ciclismo mostrando qualità interessanti e tra i dilettanti inizia a vincere presto. Nel 1960 è primo al G.P. Industria Commercio Artigianato a Botticino Mattina mentre l’anno seguente fa sua la Coppa Mobili Pavesi ed è secondo nella Milano-Asti.

Il cremasco nel 1962 conquista, con la maglia del G.S. Pejo, la Milano-Tortona e la Milano-Varzi dimostrandosi ottimo passista passando professionista l’anno successivo con la maglia della Salvarani.

Nel 1964 è undicesimo nel Giro della Provincia di Reggio Calabria, è 21esimo al Giro del Veneto e fa il suo esordio al Tour de France ritirandosi, però, quasi subito. L’anno seguente Pietro Scandelli conquista il secondo posto al Giro d’Abruzzo alle spalle di Francesco Polidori ed al Giro d’Italia coglie il secondo posto nella tappa di Catanzaro alle spalle di Frans Brands. Nello stesso anno Pietro coglie il secondo posto al Trofeo Baracchi in coppia con Michele Dancelli.

Pietro Scandelli vince una tappa al Giro d’Italia 1966

Nel 1966 Scandelli è al via del Giro d’Italia e l’8 giugno, nella tappa da Belluno a Vittorio Veneto, si lancia all’inseguimento di Lucillo Lievore, raggiungendolo e andando in fuga a due. Il gruppo non controlla l’azione e il loro margine sale rapidamente. Quando i due affrontano il San Boldo, una vecchia strada militare, Lievore alza bandiera bianca e Pietro prosegue in solitaria. Nella seconda ascesa, il Bosco di Cansiglio, senza sapere quanto è ampio il suo vantaggio ormai salito sopra i 15 minuti, continua a pedalare rischiando quasi di mandare l’intero gruppo fuori tempo massimo.

Sandelli taglia l’arrivo con 15’18”, Lievore, raggiunto in moto da Sergio Zavoli per la “classica” intervista volante mentre terzo arriva, a 16’30”, Vendramino Bariviera.

Gregario instancabile, Pietro nel 1967 è nono al Trofeo Matteotti vinto da Dino Zandegù e coglie un decimo posto di tappa al Tour de France. L’anno successivo entra nell’organico della Faema ottenendo il quinto posto al G.P. del Lavoro ed il decimo al G.P. di Camaiore.

Nel ’69 il ciclista lombardo coglie un settimo posto di tappa al Tour de France ed un nono al Giro di Sardegna. Al termine della stagione 1970, Scandelli appende la bicicletta al chiodo per aprire un bar.