Pieremilio Bergonzi ciclista cremonese, la storia

Bergonzi Pieremilio

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Pieremilio Bergonzi ciclista cremonese, ottimo dilettante ma mai diventato professionista e ritiratosi a soli 24 anni

Pieremilio Bergonzi nasce a Cremona il 18 luglio 1962 e si avvicina al ciclismo attorno ai sedici anni vestendo la maglia del Club Ciclistico Cremonese 1891. Tra gli allievi si distingue cogliendo dieci successi e poi, passato juniors, continua a mietere vittorie tanto da entrare stabilmente nel giro azzurro.

Nel 1981 Pieremilio passa dilettante con i colori della mitica Passerini Gomme con cui ottiene diverse vittorie. Bergonzi vince il Piccolo Giro di Lombardia, la terza tappa del Giro della Valle d’Aosta con arrivo a Courmayeur, è secondo alla Piccola Sanremo e sfiora la conquista del titolo di campione italiano, chiudendo secondo alle spalle di Marcello Bartalini.

Nell’82 vince il Trofeo Cassa Rurale di Sorisole e con la nazionale italiana entra nel quartetto della 100 km cogliendo il terzo posto ai Mondiali militati e viene selezionato come riserva, sempre per la 100 chilometri a squadre, per i Mondiali di Goodwood.

Nel 1983 vince la Coppa Negrini, il Trofeo La Verza a Piacenza e la quarta tappa a cronometro della Settimana Brianzola, manifestazione nella quale conclude al terzo posto nella classifica generale. L’anno successivo è un anno ostico per Pieremilio Bergonzi che, non trovando risultati decide di abbandonare il ciclismo.

E’ un addio momentaneo quello del ciclista cremonese che, nel 1986, dopo la morte del povero Emilio Ravasio al Giro d’Italia, torna in sella vincendo il G.P. Sanson Civetta, prova a cronometro, dedica proprio all’amico tragicamente scomparso. A fine stagione, completata la missione del tributo a Ravasio, abbandona il ciclismo.