Nathan Van Hooydonck ciclista belga, la storia
Nathan Van Hooydonck ciclista belga, ottimo gregario tra le fila della Jumbo-Visma, costretto al ritiro a soli 27 anni per problemi cardiaci
Nathan Van Hooydonck nasce a Gooreind nella regione delle Fiandre in Belgio, il 12 ottobre 1995. Figlio dell’ex ciclista professionista Gino e nipote del due volte vincitore del Giro delle Fiandre Edwig Van Hooydonck, Nathan si avvicina precocemente al mondo del ciclismo dimostrando interessantissime qualità.
Nel 2012, tra gli juniores, il belga è secondo al campionato nazionale di categoria alle spalle di Dries Van Gestel e terzo al Giro delle Fiandre vinto da Ricardo van Dongen. L’anno seguente Nathan corre per il Bissell Development Team e conquista la vittoria nella classifica generale del Keizer der Juniores.
Nel 2015 Van Hooydonck entra a far parte del BMC Development Team con cui è tra i protagonisti dell’Olympia’s 3M Tour completando la corsa al terzo posto finale alle spalle di Jetse Bol e Bob Schoonbroodt e a luglio conquista il titolo di campione nazionale belga U23 superando in volata Jenthe Biermans.
L’anno successivo è nono, in apertura di stagione, a Le Triptyque des Monts et Châteaux e a giugno fa sua una tappa del Tour de Berlin completando la corsa al quarto posto finale ed è protagonista al Ronde de l’Oise vincendo la tappa di Liancourt e completando la corsa al terzo posto assoluto alle spalle di Antonino Parrinello e Bjørn Tore Hoem ed al primo tra i giovani.
Passa professionista nel 2017 alla BMC Racing Team ottenendo il quinto posto ai campionati nazionali su strada vinti da Oliver Naesen e prende parte, con il ruolo di gregario, al Tour de Wallonie ed al BinckBank Tour.
L’anno successivo, a febbraio, Nathan Van Hooydonck si mette in mostra al Dubai Tour completando la corsa al quarto posto della generale, vinta da Elia Viviani, ed al secondo della classifica dei giovani alle spalle di Magnus Cort Nielsen. A giugno il belga è quinto all’Hammer Sportzone Limburg e settimo al campionato nazionale su strada.
Nel 2019 veste i colori del CCC Team ed è al via della Tirreno-Adriatico ed a maggio si mette in luce al Hammer Stavanger, in Norvegia, vincendo la tappa di Stavanger completando la corsa al quinto posto finale. Il buono stato di forma del belga continua all’Hammer Limburg in cui ottiene due secondi posti di tappa chiudendo la corsa al quinto posto. A settembre Van Hooydonck fa la sua prima apparizione alla Vuelta a España.
Dopo un 2020 sottotono e segnato dalla sospensione delle corse a causa della pandemia di Covid-19, passa allo squadrone olandese Jumbo-Visma per la stagione 2021 diventando uno dei gregari di “lusso” dei capitani.
Nathan corre la Vuelta ’21 a supporto di Primoz Roglic e l’anno seguente è al servizio di Jonas Vingegaard nella conquista del successo al Tour de France pur senza completare la corsa francese. Il ruolo di gregario offusca un po’ le prestazione individuali del belga che, però, a febbraio 2023 va vicino al successo nella Kuurne-Bruxelles-Kuurne quando è secondo alle spalle del compagno di squadra Tiesj Benoot.
Dopo aver colto l’undicesimo posto al Giro delle Fiandre vinto da Tadej Pogačar ed il quattordicesimo alla Parigi-Roubaix vinta da Mathieu van der Poel, il belga prende parte nuovamente al Tour de France supportando Vingegarrd nella conquista della seconda vittoria consecutiva.
Nathan Van Hooydonck: l’indicente stradale e l’abbandono
Il 12 settembre 2023 mentre si trova alla guida della sua auto, in cui viaggia anche la a moglie incinta di otto mesi, presso Kalmthout, in Belgio perde il controllo del veicolo a causa di un malore dovuto ad un problema cardiaco.
Il ventisettenne viene trasportato all’Ospedale di Anversa mentre la moglie Alicia resta illesa. Il ciclista della Jumbo-Visma viene posto in coma farmacologico e fortunatamente non riporta danni cerebrali né particolari danni fisici.
E’ però necessario l’impianto di un defibrillatore cardiaco per correggere una potenziale futura aritmia cardiaca per via di alcune anomalie al cuore. A causa dell’inserimento dello stesso, però, Nathan è costretto ad abbandonare la pratica sportiva professionistica.