Victor Van Schil ciclista belga, la storia
Victor Van Schil ciclista belga, professionista dal 1962 al 1971, ottimo passista due volte secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi
Victor Van Schil nasce il 21 dicembre 1939 a Nijlen. Sin dalle categorie dilettantistiche si distingue per le sue qualità di instancabile passista. Passa professionista nel 1962 con la Mercier e l’anno seguente coglie il successo al Tour du Condroz e a giugno completa il Giro del Lussemburgo al sesto posto finale. Dopo aver preso parte al Tour de France cogliendo il quarto posto nella tappa di Pau, il 31 luglio è terzo alla Scheldeprijs dietro a Piet Oellibrandt e Guillaume Van Tongerloo.
Nel 1963 il belga è primo nella M aël-Pestivien e nella Schaal Sels mentre l’anno successivo chiude al terzo posto la Freccia del Brabante dietro a Panbianco e Molenaers. Al via della Vuelta a España, Van Schil conquista diversi piazzamenti nella top5 di tappa completando la corsa al dodicesimo posto finale a 13’09” da Poulidor.
A maggio il belga prende parte al GP du Midi-Libre cogliendo diversi piazzamenti di tappa e completando la corsa al terzo posto finale alle spalle di André Foucher e Raymond Mastrotto. Dopo aver colto l’ottavo posto alla Bordeaux-Parigi prende parte per la prima volta in carriera al Tour de France.
Nel ’65 il belga ottiene il quarto posto alla Parigi-Roubaix dietro a Rik Van Looy, Ward Sels e Willy Vannitsen e pochi giorni più tardi è quarto anche alla Parigi-Bruxelles vinta da Sels. Alla Vuelta a España il belga è quarto nella tappa di Lérida, Bayona e settimo a Vitoria chiudendo la corsa spagnola al 13esimo posto finale mentre al Tour de France è terzo nelle tappe di Roubaix andando in fuga con Van de Kerckhove e Gimondi e Barcellona 4’35” da José Pérez Francés.
Victor Van Schil e l’incidente Giro del Belgio è1966
Al via del Giro del Belgio, Victor conquista il successo nella prima tappa con arrivo a Namur davanti a Vittorio Adorni e Jos Huysmans. Il nativo di Nijlen vuole giocarsi le sue carte per il successo finale ma nell’ultima tappa da Ostenda a Bosvoorde nello sprint finale, forse a causa dello scoppio di un tubolare, è vittima di una terrificante caduta. Van Schil sbatte violentemente contro le transenne, l’impatto è devastante e, quando il medico di gara accorre sul posto, il cuore di Victor ha smesso di battere. I tentativi di rianimazione non hanno successo quando il medico sta per dichiararlo morto, Van Schil torna alla vita muovendo le gambe. Trasportato in ospedale si riprende perfettamente nel giro di poco. Il 2 maggio il belga è già in sella e sfiora la vittoria nella Liegi-Bastogne-Liegi dietro a Jacques Anquetil.
Nel 1967 passa alla Flandria mentre l’anno seguente passa alla Faema dove diventa uno dei gregari di fiducia di Eddy Merckx riuscendo a cogliere l’ottavo posto finale al Giro del Belgio.
Nel 1969 Victor è quinto alla Freccia del Brabante, decimo alla Freccia Vallone ed è nuovamente secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi dopo una fuga di 90 chilometri con il capitano Merckx che lo precede all’arrivo dopo aver “invitato” il gregario a cogliere la vittoria.
Nel 1970 il belga è nono al Trofeo Laigueglia e al Giro del Limburgo mentre alla Freccia del Brabante chiude secondo alla spalle di Herman Van Springel.
Nel 1971 Van Schil è quarto al GP di Monaco corsa in cui, l’anno seguente, è terzo. Nel ’73 il belga chiude al secondo posto la Freccia del Brabante dietro al connazionale Johan De Muynck e al decimo posto la Liegi-Bastogne-Liegi. Al via della Vuelta a España è terzo nella tappa di Barcelona e quinto al Montjuich completando la corsa al tredicesimo posto finale.
Nel 1975 il belga vince l’Omloop der Zennevallei ed è secondo nel Heist-op-den-Berg mentre nel ’77 passa alla IJsboerke con cui chiude la carriera.
Il 30 settembre 2009, vittima di una brutta depressione, Van Schil si toglie la vita all’età di 69 anni.