Mino De Rossi ciclista alessandrino

Mino De Rossi (fonte Wikipedia)

Mino De Rossi (fonte Wikipedia)

Mino De Rossi ciclista alessandrino vincitore del titolo mondiale del 1951 e dell’oro Olimpico ad Helsinki 1952 nell’inseguimento a squadre

Mino De Rossi nasce ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, il 21 maggio 1931 ma si trasferisce presto a Genova con la famiglia. Si avvicina al ciclismo praticando prevalentemente la pista e nel 1951 ottiene una splendida doppietta: ancora dilettante conquista il titolo di campione italiano nell’inseguimento individuale e, nella stessa disciplina, ottiene al Vigorelli, il titolo di Campione del Mondo dilettanti.

Nel 1952 prende parte ai Giochi Olimpici di Helsinki conquistando la medaglia d’oro nell’inseguimento a a squadre assieme a Loris Campana, Marino Morettini e Guido Messina davanti alle formazioni del Sud Africa della Gran Bretagna. Nella stessa stagione è secondo al Piccolo Giro di Lombardia , conquista nuovamente il titolo di Campione Italiano nell’inseguimento è secondo al Mondiale dilettanti di Parigi e, soprattutto, ottiene la vittoria della prestigiosa Coppa Caldirola che gli spalanca le porte per la chiamata della Bianchi del suo conterraneo Fausto Coppi.

Mino De Rossi al primo anno da pro ottiene il decimo posto al Trofeo Baracchi ed al Giro di Lombardia. Il piemontese continua parallelamente a praticare la pista. Nel 1954 De Rossi ottiene un prestigioso terzo posto al Giro di Lombardia, che termina al Vigorelli, dietro a Coppi e Magni lavorando per tutto il giorno a supporto del Campionissimo ma riuscendo a ottenere un posto sul podio.

Nonostante la volontà di Coppi, Mino passa alla Chlorodont di Domenico Piemontesi con Gastone Nencini lasciando la Bianchi per via di alcune divergenze con Cavanna Mino è quarto al
G.P. Campagnolo ma alla Parigi-Roubaix, dove confida di ottenere un buon risultato, è vittima di una bruttissima caduta in cui riporta la frattura del bacino che rischia di comprometterne la carriera. Mino continua a correre ma le sue performance risentono fortemente dei postumi dell’incidente.

Nel 1956 De Rossi corre per la Fréjus ottenendo un quinto posto di tappa al Giro d’Italia ed è tredicesimo al Giro del Veneto. Negli anni seguenti è settimo alla Milano-Mantova del ’57 per poi lasciare la strada a favore dell’impegno su pista prendendo parte a diverse “sei giorni” con la maglia della Ignis di patron Giovanni Borghi che vede in De Rossi un ottimo testimonial per i suoi elettrodomestici soprattutto in mercati come la Germania in cui la pista è una “religione”.

De Rossi gareggia con Arienti, De Lillo ed un “mostro sacro” come Antonio Maspes che raramente lascia scampo agli avversari. Mino conquista il successo alla Sei giorni di Buenos Aires del ’59 in coppa con Jorge Batiz ed in quella di Montreal del ’63 assieme a Ferdinando Terruzzi.

Sceso di bicicletta De Rossi apre a Genova, al quartiere della Foce sotto la Casa dello Studente e nei pressi del velodromo Carlini , una rivendita di pneumatici Michelin e collabora all’organizzazione del Giro della Liguria, corsa riservata agli amatori.

Vittima di una malattia degenerativa, nel 2020 a dona la sua maglia iridata al comune di Arquata ed il 7 gennaio 2022 si spegne a 90 a Quinto al Mare, nella Liguria che era diventata la sua terra di adozione.