Leopoldo Cattelan ciclista veneto, la storia

Leopoldo Cattelan

Leopoldo Cattelan

Leopoldo Cattelan ciclista veneto, ottimo passista-scalatore tra i dilettanti e professionista dal 1969 al 1971 senza fortuna

Leopoldo Cattelan nasce a Donada in provincia di Rovigo il 25 aprile 1943. Trasferitosi a Torino, Leopoldo si mette presto in luce per le sue doti di scalatore. Cattelan entra nel Centro Sportivo della Fiat nel 1963 e l’anno seguente è terzo al Trofeo Alberto Triverio e quinto nella Torino-Valtournenche.

Nel 1965 Cattelan corre per l’U.S. Cento Torri cogliendo il terzo posto alla Coppa San Giorgio ed il quarto posto al G.P. Vallese. Carattere taciturno e atleta serio, Leopoldo nel 1967 torna al C.S. Fiat cogliendo il terzo posto al Giro delle Antiche Romagne così come al Coppa Città di Cuorgnè ed al Giro della Valle d’Aosta alle spalle di Arturo Pecchielan e Antonio Fradusco. Nello stesso anno Cattelan viene seleazionato il azzurro per prendere parte al Tour de l’Avenir, dove coglie il terzo posto nel tappone pirenaico di Lochon.

Nel 1968 Leopoldo Cattelan è terzo alla Torino-Valtournenche e coglie il secondo posto il una tappa del Giro della Valle d’Aosta ma non viene selezionato per i Giochi Olimpici di Città del Messico.

Sfumato il sogno olimpico, il veneto passa professionista nel 1969 con la Ferretti diretta da Alfredo Martini. Leopoldo è quarto alla Marina di Massa-Pian della Fioba e sesto al Gran Premio di Tarquinia.

L’anno seguente, non confermato in Ferretti, passa alla Zonca di Voghera con cui vive un anno davvero negativo e non trovando un accordo per la stagione 1971 decide di abbandonare il ciclismo.