Roger Rivière ciclista francese, la storia

Roger Rivière

Roger Rivière (fonte Wikipedia)

Roger Rivière ciclista francese, tre volte campione del mondo nell’inseguimento e vittima di una caduta al Tour de France 1960 che ne ferma la carriera.

Roger Rivière nasce a Saint-Étienne, nella regione del Rodano-Alpi in Francia, il 23 febbraio 1936.  Il padre ha un’officina in cui si lucidano e cromano i telai ed è inevitabile che Roger si innamori del ciclismo seguendo anche l’esempio della sorella, Marcelle, che gli insegna a pedalare.

La prima passione sportiva di Roger è, però, il calcio che pratica sino ai sedici anni quando decide di dedicarsi al ciclismo entrando a far parte del Vélo-Club Stéphanoi.

Nel 1953 Roger Rivière vince la prima gara ma fin dalle prime pedalate incanta tutti per la sua innata classe. Viene chiamato dal prestigioso Saint-Étienne-Cycle con cui affianca all’attività su strada, quella in pista dimostrando anche qui un talento incredibile.

Nel 1955 Rivière conquista sette successi su strada tra cui spicca la vittoria nel Grand Prix des Industriels de Firminy e nel Circuit d’Auvergne davanti ad Armand Finet mentre su pista coglie il secondo posto al campionato francese dilettanti nell’inseguimento individuale.

L’anno successivo, quando ancora si divide tra lavoro e ciclismo, vince il titolo nazionale dilettanti nell’inseguimento davanti al quotato Philippe Gaudrillet. Roger viene poi sospeso dell’attività per un mese per via di una presunta trattativa con il Velo Club Dorlay.

Roger Rivière vince il Giro d’Europa 1956

Tornato in sella, Rivière ad agosto è protagonista al Giro d’Europa, corsa a tappe che si disputa tra Yugoslavia, italia, Austria, Germania, Francia e Belgio. Il francese vince la tappa d’apertura di Rijeka indossando la maglia di leader della corsa e bissa il successo nella cronometro da Etain a Longwy conquistando la vittoria nella classifica finale con 3’31” di margine sul connazionale Marcel Rohrbac.

A settembre il francese è terzo nel Critérium des As alle spalle di Bernard Gauthier e di Rik Van Steenbergen.

Nel 1957 passa professionista con i colori della  Saint-Raphaël-Géminiani-Dunlop sotto la guida di Raymond Louviot. In quell’anno presta il servizio di leva ma nonostante ciò marzo è diciannovesimo alla Parigi-Nizza e, soprattutto, conquista il titolo di Campione nazionale francese nell’inseguimento battendo nientepopodimeno che Jacques Anquetil.

Roger Rivière Campione del Mondo 1957 nell’inseguimento

Ad agosto prende parte ai Campionati del Mondo nell’inseguimento individuale al velodromo di Rocourt. In semifinale supera Guido Messina, autentico dominatore della specialità negli ultimi anni, in una vera e propria finale anticipata. Il colpo di pedale di Rivière “stende” Messina e la finale, contro il connazionale Albert Bouvet, diventa una formalità. Roger conquista la maglia iridata con oltre quattro secondi di margine sul connazionale.

Roger Rivière recordman dell’ora nel ’57

Il 18 settembre 1957 al Velodromo Vigorelli di Milano il francese va all’attacco del Record dell’Ora di Ercole Baldini. Il francese registra la distanza di 46,923 chilometri superando il primato dell’Elettrotreno di Forlì. E a fine anno riceve il titolo di Champion des champions français da L’Équipe facendo meglio del talento Anquetil. La Francia si divide letteralmente nella passione tra Roger, proveniente dalla Francia del sud, carnagione olivastra e tratti latini ed Anquetil, biondo, occhi azzurri e proveniente dal nord.

Nel 1958 il nativo di Saint-Étienne vive una stagione in chiaroscuro. A febbraio è ad Algeri con il battaglione di Joinville perdendo, di fatto, tutta la prima parte della stagione. Torano in Francia solamente a maggio, Roger è secondo al campionato francese nell’inseguimento individuale alle spalle di Albert Bouvet.

Roger Rivière Campione del Mondo 1958 nell’inseguimento

Roger prende parte ai Campionati del Mondo su pista di Parigi tornando a mostrare il colpo di pedale che lo aveva reso famoso. In semifinale sfida Franco Gandini superandolo agevolmente e registrando il nuovo record del Mondo della specialità ad una velocità che supera i cinquanta chilometri orari.

La finale lo vede impegnato contro Leandro Faggin che viene agilmente battuto consentendo al francese di conquistare la seconda maglia iridata consecutiva.

A settembre, al Vigorelli di Milano, va in scena la sfida con Ercole Baldini in un inseguimento di dieci chilometri. Rivière stravince la sfida e, addirittura, doppia l’italiano dopo solo sei tornate.

Roger Rivière recordman dell’ora nel ’58

Il 23 settembre 1959 prova a migliorare il Record dell’Ora e, nonostante una foratura, riesce a percorrere la distanza di 47,396 chilometri. A dicembre prende parte alla Sei Giorni di Parigi dove, però, è vittima di una caduta dovuta ad un contatto con Anquetil in cui riporta diverse fratture che lo obbligano ad un periodo di riposo forzato.

Nel 1959 Rivière decide di focalizzarsi sulla strada prendendo parte, a marzo, alla Parigi- Nizza- Roma dove coglie tre secondi posti e completa la corsa al settimo posto a 6’24” da Jean Graczyk. Ad aprile conquista la vittoria nella cronoscalata del Mont Faron precedendo di 1’07” Federico Bahamontes.

Roger Rivière sesto alla Vuelta a España 1959

Ad aprile il francese prende parte alla corsa a tappe spagnola cogliendo il successo nella cronosquadre inaugurale con la Saint-Raphaël ed è quarto posto nella seconda tappa di Toledo. Il francese è poi quinto a Murcia e nell’ottava tappa con arrivo a Tortosa, il suo compagno Pierre Everaert conquista la maglia di leader. Dopo essersi messo al servizio del leader della corsa per due tappe, però, Roger non resiste e nel corso dell’undicesima frazione con arrivo a Pamplona, va in fuga assieme ad un gruppo che comprende Rik Van Looy e Antonio Suárez. Rivière fora due volta, la prima volta riesce a riparare da solo la bici ma la seconda volta è costretto ad una sosta che lo fa venir ripreso dal gruppo: quel giorno Everaert e Rivière perdono oltre tredici minuti.

Roger è messo al centro delle critiche della stampa per la sua azione ma non ci sta e nell’ultima settimana di corsa è una furia. Prima contribuisce in modo determinante alla vittoria nella cronometro a squadre da Eibar a Vitoria e poi nella Santander-Bilbao conquista la vittoria davanti a Everaer completando al corsa al settimo posto a 17’30” da Antonio Suárez rimpiangendo i tredici minuti persi a Pamplona.

Roger Rivière terzo al Giro del Delfinato 1959

In preparazione del Tour de France, Roger prende parte al Giro del Delfinato vincendo la cronometro individuale di Vienne e completando la corsa al terzo posto finale alle spalle di Henry Anglade e Raymond Mastrotto.

Roger Rivière quarto al Tour de France 1960

Rivière viene selezionato dalla nazionale francese per la Grande Boucle. E’ una formazione spaziale quella transalpina che può contare, oltre che su Roger, anche su Bobet, Géminiani e Anquetil. La squadra deve trovare un equilibrio tra la varie personalità e la sesta tappa, una cronometro individuale con arrivo a Nantes, aiuta nella scelta: Rivière è primo con ventuno secondi su Ercole Baldini e cinquantotto su Jacques Anquetil, Bobet e Geminiani accusato perdono circa quattro minuti.

I capitani della Francia sono dunque Roger e Jacques e nella prima tappa pirenaica perdono entrambe terreno sul Tourmalet da Bahamontes e Gaul arrivando a 1’40”.

Nella tappa di Aurillac, Rivière perde tre minuti e cinquantadue secondi ma resta nella top10 della generale. Nella tappa del Puy de Dome è Bahamontes a fare il diavolo a quattro diventando di fatto il favorito per la vittoria con i francesi che perdono terreno.

Nella frazione di Saint-Vincent l’Aquila di Toledo, che ha preso la maglia gialla, cade in discesa e i francesi non attaccano perché l’uomo più vicino allo spagnolo in classifica è sì un francese ma corre per la selezione del Centre-Midi: Henry Anglade. Jacques e Roger restano quindi “fermi” mandando su tutte le furie il selezionatore Marcel Bidot.

Nell’ultima frazione di montagna, Bahamontes torna a dominare e Rivière e Anquetil rivaleggiano per il terzo della classifica. E’ la crono conclusiva di Dijon, Roger rifila 1’38” al normanno ma per 12″ deve accontentarsi del quarto posto finale dietro a Bahamontes, Anglade e Anquetil.

Roger Rivière Campione del Mondo 1959 nell’inseguimento

Al via del Campionati del Mondo su pista al velodromo di Amsterdam, Roger va alla caccia del terzo successo nell’inseguimento per eguagliare il mitico Guido Messina. In semifinale si sbarazza di Leandro Faggin sul filo di rasoio ed in finale ha la meglio su Bouvet conquistando la terza maglia iridata consecutiva.

A settembre prova a vincere il mitico Gran Premio delle Nazioni, prova a cronometro, Rivière viaggia a un ritmo per i primi novanta chilometri ma poi va in crisi e deve inchinarsi, per quattro secondi, ad Aldo Moser.

Nel 1960 il francese pende parte alla Parigi-Nizza e vince la cronometro di Dunkerque alla 4 Jours de Dunkerque ed è poi al via del Giro del Delfinato dove vince la crono di Annecy chiudendo la corsa all’undicesimo posto finale.

Roger Rivière e la caduta al Tour de France 1960

Roger Rivière è al via della Grande Boucle senza il “peso” della presenza di Jacques Anquetil che ha croso al Giro. E’ Henry Anglade il capitano della Francia ma nella cronometro Bruxelles, Roger è primo e rifila 32″ a Nencini e 48″ ad Anglade.

Nella tappa di Caen, Anglade entra nella fuga di giornata assieme a Jean Graczyk, che vince la frazione, conquistando ben 6’19” sui rivali e indossando la maglia gialla. Nella sesta frazione con arrivo a Lorient è Roger Rivière ad andare all’attacco assieme a Nencini, Hans Junkermann e Jan Adriaensens. Bidot ordina a Roger di non tirare ma Roger non ascolta i dettami della direzione e la fuga guadagna oltre quattordici minuti sul gruppo con Rivière che coglie la vittoria di tappa e sale al terzo posto della generale e Adriaensens che prende la maglia.

Roger Rivière può ora puntare al successo finale, suo vero obiettivo di stagione ma deve guardarsi da Jan Adriaensens e Gastone Nencini. Nella tappa di Pau, prima frazione di alta montagna, Adriaensens si stacca sull’Aubisque e Roger vince la tappa salendo al secondo posto in classifica generale a 32″ da Nencini.

Domenica 15 luglio 1960, nel corso della Millau-Avignon è Nencini a forzare il rimo lungo la discesa del Perjuret.Rivière non lo molla, non perde un centimetro ma ad un tratto perde il controllo della bici e si schianta contro un muretto di protezione volando in un burrone. Il volo è spaventoso, Roger finisce col riportare una frattura di una vertebra lombare e di una dorsale.

Li finisce la carriera di Roger Rivière che menomano per sempre entra nel tunnel delle sostanze stupefacenti.

Il francese prova a trovare pace aprendo, a Saint-Étienne un cafè-restaurant con il nome di “Le Vigorelli” in onore del velodromo milanese senza successo. E’ poi proprietario di un garage e di un campo vacanze. Infine prova con una discoteca di nome “Le Liberty” e un bar a Ginevra ma ogni iniziativa finisce male.

L’ex talento del ciclismo transalpine finisce anche in carcere con l’accusa di aver commesso una rapina alla stazione di Alès.

Il 1º aprile 1976, dopo sedici anni di dolore, Roger Rivière muore ad appena quarant’anni, per un cancro alla laringe.