Pierino Baffi ciclista lombardo, la storia

Pierino Baffi (fonte Wikipedia)

Pierino Baffi (fonte Wikipedia)

Pierino Baffi ciclista lombardo vincitore di tappe a Giro, Tour e Vuelta nello stesso anno a cui è dedicato il velodromo di Crema

Pierino Baffi nasce a Vailate in provincia di Cremona, il 15 settembre 1930. Dopo le categorie giovanili e dilettantistiche in cui si mette in luce per le sue doti di sprinter, passa professionista come individuale nel 1953 cogliendo la vittoria in tre frazioni del Giro di Puglia e Lucania.

L’anno seguente in cremonese si accasa alla Nivea-Fuchs con cui conquista il successo nel G.P. Città di Rivarolo del Re e fa il suo esordio al Giro d’Italia.

Baffi vince due tappe alla Vuelta 1955

L’anno seguente Pierino è al via per la prima volta in carriera alla Vuelta a España riuscendo a cogliere la vittoria nella tappa di Barcellona precedendo lo spagnolo Miguel Gual ed in quella di Valencia davanti a Juan Bibiloni. Nella seconda parte della stagione è primo nella Coppa Città di Busto Arsizio e secondo al Giro del Veneto e alla Coppa Agostoni.

Pierino Baffi in maglia rosa al Giro d’Italia 1956

Nel ’56 a maggio è primo al Giro di Romagna davanti a Giuseppe Minardi ed al Giro d’Italia si impone nella tappa d’apertura di Alessandria precedendo Gianni Ferlenghi indossando la maglia rosa di leader della corsa per due tappe prima di cederla a Vincenzo Zucconelli al termine della cronometro a squadre di Lido d’Albaro.

Al via del Tour de France per la prima volta in carriera, Baffi sfiora la vittoria nella tappa di Gap quando chiude secondo dietro al francese Jean Forestier. Ad agosto Pierino conquista la vittoria alla Milano-Vignola andando in fuga assieme ad altri due atleri e bruciando Giuseppe Cainero nella volata ristretta.

Baffi vince due tappe al Tour de France 1957

La stagione seguente corre per la Arbos cogliendo un secondo ed un terzo posto di tappa alla Roma-Napoli-Roma e al via della Grande Boucle conquista il successo nella tappa di Besançon davanti al transalpino Raymond Hoorelbeke ed in quella di Bordeaux davanti ad André Darrigade.

Baffi vince alla Vuelta, al Giro ed al Tour 1958

Nel 1958 Pierino Baffi vive una stagione clamorosa, dopo aver colto l’ottavo posto alla Milano-Sanremo, prende parte alla Vuelta a España vincendo la tappa di Zaragoza superando l’olandese Jaap Kersten ed in quella di Gijón precedendo il connazionale Renato Ponzini. Al Giro d’Italia, dopo aver chiuso al sesto posto la tappa di Mondovì si impone a San Benedetto del Tronto precedendo Giuseppe Fallarini. A giugno il cremonese è al via, con la maglia dell’Italia, del Tour de France e, dopo aver chiuso al secondo posto la tappa di Dunkirk superato dal neerlandese Gerrit Voorting, coglie il successo nella decima tappa con arrivo a Royan davanti a Joseph Thomin ed in quella di Béziers andando in fuga assieme al francese Jean Dacquay per poi bruciarlo nella volata a due.

Pierino Baffi entra nel ristrettissimo gruppo dei ciclisti in grado di vincere tappe in tutte e tre le grandi corse a tappa in un solo anno che ospita, oltre al cremonese, lo spagnolo Miguel Poblet e il velocista italiano Alessandro Petacchi.

Nel 1959 entra nell’organico della Ignis del Patron Giuseppe Boghi e a marzo è primo nella tappa di alla Parigi-Nizza-Roma superando Cleto Maule dove completa la corsa al terzo posto assoluto alle spalle di Graczyk e Saint. Dopo aver colto il terzo posto al Giro di Campania ed al GP Industria, vince la tappa di Siracusa alla Roma-Napoli-Roma.

L’anno seguente Pierino è primo nella tappa di Pescara al Gran Premio Ciclomotoristico delle Nazioni completando la corsa al settimo posto della generale. Al Giro d’Italia, Baffi è primo nella tappa di Rimini davanti a Nino Defilippis e secondo a Carrara mentre a fine stagione fa suo il Giro dell’Emilia  andando in fuga e battendo Diego Ronchini nella voltata ristretta finale.

Nel ’61 il ciclista lombardo passa alla Fides conquistando la vittoria nella quinta tappa della Menton-Genova-Roma, della seconda tappa della Tre Giorni del Sud ed il Gran Premio Faema. Ciclista umile e dal carattere solare e simpatico, si mette sempre a disposizione dei capitani e dei colleghi sia in sella che anche lontano dalle corse.

Passato alla Ghigi a luglio vince la Milano-Mantova davanti a Marino Vigna e ad agosto si impone nel Trofeo Matteotti su Bruno Mealli e nella Milano-Vignola mettendosi alle spalle Alfredo Sabbadin.

Il 7 agosto 1962 la moglie Giusta da alla luce il figlio Adriano che a sua volta diventerà professionista.

Il “Toro di Vailate” nel 1963 passa alla Molteni con cui è secondo al Giro di Campania ed al Giro di Romagna. Pierino vince una tappa al a Giro d’Italia sul traguardo di Bari davanti a Rino Benedetti, una al Giro del Lussemburgo e soprattutto fa suo il Trofeo Matteotti precedendo Benedetti.

Dopo aver vestito la maglia della Bianchi, nel 1965 corre la sua ultima stagione con i colori della GBC mettendosi al servizio dei compagni.

Sceso si sella ricopre il ruolo di direttore sportivo in formazioni di primo piano fra i dilettanti. Nel 1985 Pienino subisce un intervento chirurgico al cervello per la rimozione di un tumore benigno ma il  27 marzo, a soli 54 anni, muore a seguito di un collasso cardiocircolatorio. Un anno dopo la sua scomparsa, il velodromo della città di Crema viene intitolato a suo nome.