Julio Jimenez ciclista spagnolo, la storia

Julio Jimenez (fonte Wikipedia)

Julio Jimenez (fonte Wikipedia)

Julio Jimenez ciclista spagnolo, ottimo scalatore, quarto al Giro d’Italia 1966 e secondo al Tour de France 1967

Julio Jimenez Muñoz nasce il 28 ottobre 1934 ad Ávila, il  capoluogo di provincia nella regione di Castiglia e León in Spagna. Nato in una famiglia di umilissime, origini si divide tra bicicletta, rigorosamente di seconda mano, ed il suo lavoro di orologiaio.

Fisico asciutto, basso di statura e ricco di grinta Julio viene adocchiato da alcune formazioni professionistiche e, nel 1959 passa pro con la maglia della Bilbao.

El relojero de Avila“, questo il suo soprannome, nel 1960 corre per la Catigene ottenendo la vittoria nella Clasica de Alava ed in una tappa della Volta Ciclista a Catalunya.

Julio Jimenez quinto alla Vuelta a Colombia 1961

L’anno seguente lo spagnolo conquista il successo nel G.P. Cuprosan, è 36esimo alla a Vuelta a España ed è protagonista alla Vuelta a Colombia vincendo le tappe di Medellin, Pereira, Calì e Ibagué completando la corsa al quinto posto assoluto a 39’15” dal colombiano Rubén Darío Gómez a attirando l’attenzione della Faema in cui passa nel 1962.

E’ un anno dicco di vittorie e soddisfazioni per il nativo di Avila che conquista la Subida a Urkiola davanti a Juan José Sagarduy, la quarta tappa del Giro del Delfinato da Tain-l’Hermitage a Chambéry davanti a Federico Bahamontes e la quinta frazione del Giro di Catalogna sul traguardo di Argentona. Al via della Vuelta a España completa la corsa al 23esimo posto finale conquistando il titolo di miglior scalatore della corsa di casa.

Julio Jimenez quinto alla Vuelta a España 1964

Nel 1964 lo spagnolo, passato alla KAS, a marzo è primo alla Subida a Urkiola superando Juan José Sagarduy, ad aprile è secondo al G.P. Eibar e a maggio coglie due vittorie di tappa alla Vuelta sugli arrivi di Puigcerdà e León ed è terzo in altre due tappe, completando la corsa al quinto posto della classifica generale a  3’16” da Poulidor dopo aver indossato la maglia amarillo per alcune giornate.e conquistando anche la maglia di miglior scalatore

Julio Jimenez settimo al Tour de France 1964

Al via della Grande Boucle lo spagnolo, vince la tredicesima tappa da Perpignan ad Andorre al termine di una lunga fuga e fa sua anche la 20esima frazione con arrivo a Le Puy-de-Dôme, diventata mitica per l’attacco di Poulidor a Jacques Anquetil, Julio battaglia fino alla fine è con Federico Bahamontes per il titolo di miglior scalatore della corsa e conclude il Tour al settimo posto nella classifica generale a 12’13” da Anquetil ed al secondo posto della maglia a pois. Ad agosto Jimenez conquista il titolo di campione nazionale in linea davanti a José Luis Talamillo.

Nel 1965 il ciclista iberico è primo alla Subida a Urkiola battendo per la terza volta consecutiva Juan José Sagarduy e alla Vuelta a España conquista il successo nella tappa di Barcellona ed è primo nella classifica della montagna.

Al via del Tour de France è primo nella tappa di Bagnères-de-Bigorre andando in fuga in solitaria e riuscendo a tagliare l’arrivo con 2’48” di vantaggio sul francese André Foucher ed in quella di Aix-les-Bains anche in questo caso tagliando l’arrivo in solitaria con 1’39” sul belga Frans Brands. Lo spagnolo è anche secondo nella frazione del Mont Ventoux alle spalle di Poulidor, completando la corsa al tredicesimo posto della generale ed al primo posto della classifica della maglia a pois.

Julio Jimenez quarto al Giro d’Italia 1966

Nel 1966 l'”orologiaio” veste la maglia della Ford France di Jacques Anquetil e, al via del Giro d’Italia riesce a conquistare il successo nella seconda tappa da Imperia a Monesi davanti a Gianni Motta indossando la maglia rosa sino alla cronometro di Parma quando deve lasciarla a Vittorio Adorni. Jimenez conquista la vittoria anche nella tappa di Brescia davanti a Motta ed è secondo sull’arrivo di Levico Terme riuscendo a completare il Giro al quarto posto a 5’44” da Motta.

Al Tour de France è terzo nella tappa di Le Bourg d’Oisans ed il giorno seguente è primo sull’arrivo di Briançon davanti ad Anquetil ma completa la corsa solamente al tredicesimo posto.

Julio Jimenez secondo al Tour de France 1967

L’anno successivo l’iberico veste la maglia della BIC e viene selezionato dalla spagna per il Tour de France dove ricopre il ruolo di leader. Nella tappa di Jambes la vittoria e la maglia vanno a Roger Pingeon che coglie l’attimo buono rifilando a tutti distacchi abissali. Julio è tra i big delle tappe di montagna, chiude secondo a Briançon dietro a Gimondi e a Luchon alle spalle del connazionale Fernando Manzaneque e terzo nella tappa del Puy-de-Dôme dietro a Gimondi e Henri Rabaute ma non riesce a colmare il gap che lo divice da Pingeon e a Parigi è secondo dietro al francese. Jimenez conquista per la terza volta consecutiva la classifica della montagna.

Il sacrestano, altro suo soprannome dovuto alla meticolosità che ci mette nell’allenamento, nel 1968 è al via del Giro d’Italia aggiudicandosi la tappa di Lido di San Cristoforo al Lago davanti a Michele Dancelli ed quella di Abbadia San Salvatore precedendo Mariano Diaz. Lo spagnolo completa la corsa al decimo posto della classifica finale a 19’51” da Merckx.

Al via del Tour de France con la selezione spagnola non ha il passo dei giorni migliori e si dedica a lavori di supporto di Gregorio San Miguel e Andrés Gandarias concludendo al 30esimi posto della generale ed al terzo della classifica degli scalatori.

Nel ’69, a 34 anni, corre la sua ultima annata tra i professionisti vestendo i colori della Eliolona, formazione italiana, diretta da Silvano Ciampi.

L’8 giugno 2022 Jimenez è vittima di un incidente automobilistico in cui perde la vita all’età di 87 anni,