Diego Rosa intervista esclusiva con la redazione

Diego Rosa, corridore classe 1989 attualmente in forza al Team Sky si racconta in questa intervista alla redazione di www.ciclonews.biz

Diego Rosa
Diego Rosa

Diego Rosa, corridore classe 1989 attualmente in forza al Team Sky,  intervistato in esclusiva da ciclonews grazie alla collaborazione del Suo fans club.

Come mai hai scelto proprio il ciclismo come tuo sport?

Ho scelto il ciclismo perché ho sempre preferito il potermi cimentare in uno sport individuale in cui l’impegno del singolo viene ripagato, anche se poi conta molto l’essere inseriti in un meccanismo di squadra che può premiare e aumentare il valore del singolo

Il ciclismo è uno sport di fatica che richiede dedizione e impegno quanto ha influenzato la tua adolescenza ?

In effetti il ciclismo ha in qualche modo condizionato la mia adolescenza costringendomi a qualche rinuncia e a una buona dose di sacrifici ma devo dire che non mi sono mai e poi mai pesati. Sapevo perfettamente che era il “prezzo da pagare” per ottenere le soddisfazioni che bramavo ottenere in sella alla bicicletta. Il sapere che prima o poi il mio impegno sarebbe stato ripagato dai risultati mi è bastato per affrontare gli impegni sempre con piacere.

Quali valori ti ha trasmesso il ciclismo che applichi anche nella vita e perché lo suggeriresti a un ragazzo che vuole iniziare?

Può sembrare una banalità ma l’essere un ciclista comporta tanta caparbietà e testardaggine, nel ciclismo e nella vita non sempre si affronta un percorso in discesa. Anzi, spesso la vita e lo sport ci mettono davanti a salite impegnative e in cui devi dare tutto te stesso per uscire dalle difficoltà. Il ciclismo mi ha trasmesso questi ideali, che penso possano essere utili nella vita di tutti i giorni, ed è per questo che lo suggerirei ad un ragazzo. Magari non diventerà un campione, ma il suo carattere verrà correttamente formato.

C’è una corsa che Diego Rosa ricorda con più piacere?

Indubbiamente direi la Milano-San Remo del 2013, era la mia prima gara da professionista in Italia con la maglia della Androni. Siamo partiti da Milano e il clima non era per nulla favorevole. Andai in fuga, poi cominciò a nevicare. Un clima micidiale, che spinse l’organizzazione a bloccare la corsa poco prima di Ovada. Una edizione incredibile, ne successero di tutti i colori.

Cosa ama fare Diego Rosa nel tempo libero?

Sono una persona tranquilla, quando ho del tempo libero (ed il ciclismo non ne concede poi moltissimo) amo stare con mia moglie, oppure mi diletto ad andare in moto, mi rilassa molto. Il top è quando vado in modo con mia moglie!

Hai un ciclista o una ciclista che ammiri particolarmente o ti ha ispirato?

Bella domanda. Direi che ora che sono un professionista è difficile dire che ammiro un mio avversario, magari passerebbe come invidia. Però ammiro molto i ciclisti del passato, adoro ascoltare i racconti dei vecchi campioni e nella mia terra, il Piemonte, ne abbiamo veramente molti le cui gesta non possono che lasciarti a bocca aperta.

Tanto ciclismo nella tua vita ma segui altri sport?

Come ti dicevo parlando di tempo libero, ho una grande passione per la moto ed in particolare sono patito di motocross, anche se non mi capita spesso di assistere alle gare. Poi in Piemonte c’è uno sport poco conosciuto nel resto dell’Italia ma che da noi è un vero e proprio must: la “pallapugno” (che in Piemonte chiamiamo balon). A Corneliano, il paese dei miei genitori abbiamo un campione di questo sport, Roberto Corino, ecco lui mi piace come sportivo!

Quali sono i prossimi obiettivi di Diego Rosa?

Ora la stagione è finita e mi concedo un po’ di meritato riposto. A gennaio avrò la fortuna di diventare padre e ammetto che la mia mente è completamente focalizzata su quel meraviglioso momento. Ritornerò alle gare a febbraio, con le corse spagnole, per poi prepararmi per Le Strade Bianche.

 

La redazione ringrazia il Fans Club Diego Rosa : QUI LA LORO PAGINA FACEBOOK

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