Massimo Iannetti scalatore teramano

Massimo Iannetti

Massimo Iannetti

Massimo Iannetti un talento non protetto

Massimo Iannetti scalatore teramano dall’enorme talento, una volta passato professionista non trova la serenità per esplodere come prometteva

Massimo Iannetti nasce il 22 dicembre 1982 a Nereto in provincia di Teramo. Massimo inizia a pedalare a otto anni nella categoria giovanissimi con i colori del G.S. Garrufo passando poi alla SC Bellante in cui resta per quatto anni ottenendo importanti vittorie e piazzamenti.

Da allievo approda alla S.C. Notaresco conquistando in due annate ben nove vittorie tra cui spiccano la Ivrea-Noasca e la Lugo-San Martino oltre a tantissimi piazzamenti. Il talento di Iannetti non passa inosservato tant’è che arriva la chiamata del mitico Riccardo Magrini che lo vuole alla Giusti.

Massimo si trasferisce in Toscana dove corre per due stagioni come juniores conquistando quattro successi di spicco ed una serie di ottimi piazzamenti tra cui brilla un settimo posto nella classifica generale al Giro di Lunigiana.

Massimo Iannetti riceve la chiamata di Bruno Leali che lo vuole nella sua  G.S. Egidio Unidelta dove, nella categoria Under23, trascorre tre stagioni conquistando importanti vittorie tra cui il Giro del Casentino 2002 davanti a Giairo Ermeti, il Trofeo di Foligno ed il Vitolini. Massimo cresce molto in quegli anni seguendo i consigli di Leali che gli sta vicino e lo guida portandolo a conquistare il secondo posto al Giro della Valle d’Aosta 2002 alle spalle di Marco Marzano per 1’28”, davanti allo svizzero Zaug e  battagliando in salita con gente del calibro di Sella e Pozzovivo. Iannetti è uno degli scalatori più promettenti del palcoscenico dilettantistico tricolore ed entra a far parte al giro della Nazionale sotto la guida del citì Fusi.

Le buone prove  gli valgono la chiamata per i Campionati Europei Atene dove chiude settimo e, soprattutto, per il  Campionato del Mondo ad Hamilton vinto dall’uzbeko Sergej Lagutin dove chiude nono.

Visti gli ottimi risultati, arriva la chiamata dei professionisti, Massimo Iannetti approda alla Domina Vacanze per la stagione 2004 con campioni del calibro di Mario Cipollini e Michele Scarponi, sotto la guida di Vincenzo Santoni e del suo ex direttore sportivo Riccardo Magrini.

Lo scalatore abruzzese si mette in mostra fin dalle prime corse, viene schierato al via del Giro d’Italia ed è il più giovane della corsa rosa ma la sfortuna è dietro l’angolo: nella undicesima tappa, vinta da Sella, lungo la discesa del Passo delle Siepi è vittima di una caduta che lo costringe al ritiro.

Nel 2005 veste i colori della Naturino-Sapore di Mare ottenendo il  settimo posto nella quinta tappa della Coppi & Bartali dominata dal suo futuro compagno di squadra Aggiano ma i problemi fisici ne minano la possibilità di esprimersi ai massimi livelli.

Nel 2006 arriva la chiamata del Team LPR con  il team manager Omar Piscina che già aveva avuto modo di conoscere durante i dilettanti. Inizialmente le cose vanno bene, Al  Tour de Langkawi 2006 Massimo entra nella top ten in due tappe chiudendo 18esimo assoluto in classifica generale. Poi il rapporto con il team si incrina per via di una lettera di “scarso rendimento”. Massimo molla di testa vedendo vanificati i suoi costanti sacrifici e decide di abbandonare, non senza un forte rammarico, il mondo del ciclismo professionistico, suo sogno da quando era bambino.