Vasco Bergamaschi ciclista mantovano, la storia

Vasco Bergamaschi

Vasco Bergamaschi

Vasco Bergamaschi ciclista mantovano, soprannominato Singapore buon passista e vincitore del Giro d’Italia 1935

Vasco Bergamaschi nasce a San Giacomo delle Segnate, in provincia di Mantova, il 29 settembre 1909. Si avvicina al ciclismo entrando, tra i dilettanti nel 1928 con i colori dell’U.C. Nicolò Biondo di Carpi. Dopo aver vinto il titolo italiano a cronometro a squadre assieme a Bruno Catellani, Renato Scorticati e Aniceto Tirelli, nel 1930, come indipendente, è secondo al Giro del Veneto alle spalle di Aldo Canazza e primo nella Coppa del Re ed al Giro dell’Ungheria.

Nel 1932 si accasa alla Maino di Learco Guerra con cui prende parte al Giro d’Italia ed è terzo alla Milano-Modena. La stagione successiva Vasco Bergamaschi fa il suo esordio al Tour de France cogliendo un settimo posto di tappa ed è secondo alla Milano-Mantova alle spalle di Fabio Battesini.

Nel 1934 Singapore, questo il suo soprannome per via del taglio orientale degli occhi, è ottavo al Giro del Veneto e tredicesimo al Giro di Lombardia.

Vasco Bergamaschi vince il Giro d’Italia 1935

Nel ’35 il mantovano è al via del Giro d’Italia e, ottenuto il via libera di Guerra conquista la prima tappa da Milano a Cremona davanti a Domenico Piemontesi indossando la maglia rosa. Il giorno successivo è Domenico Piemontesi a prendere la testa della corsa ma nella sesta frazione con arrivo a L’Aquila il ciclista mantovano si riprende la testa della corsa. Vasco resiste egregiamente e nella Roma-Firenze di 317 chilometri vince la tappa davanti a Giuseppe Martano e nelle successive frazioni mantiene la testa della corsa conquistando il successo finale con 3’07” di vantaggio su Giuseppe Martano.

Al via del Tour de France e nella tappa di Charleville coglie il terzo posto così come ad Aix-les-Bains e conquista la vittoria sull’arrivo di Nîmes prima di abbandonare la corsa venendo anche squalificato per un mese per il “disonore”. A settembre Vasco è primo al Giro del Veneto e ad ottobre è terzo al Campionato Italia dietro a Gino Bartali e Aldo Bini.

Nel 1936 il mantovano è nuovamente ai nastri di partenza del Giro ottenendo il secondo posto nella tappa di Padova alle spalle di  Raffaele Di Paco ed il terzo posto il giorno seguente nella cronometro individuale di Venezia alle spalle di Giuseppe Olmo e di Di Paco. Vasco Bergamaschi completa la corsa rosa all’ottavo posto a 18’35” da Bartali.

Nel ’37 passa alla Bianchi con cui è decimo al Giro di Toscana e diciottesimo al Giro d’Italia confermandosi ottimo passista ma sempre veloce negli arrivi tanto da sfiorare alcune vittorie senza cogliere successi. L’anno successivo è secondo al Giro di Campania alle spalle di Giuseppe Olmo.

Vasco Bergamaschi in maglia rosa al Giro d’Italia 1939

Al Giro d’Italia del 1939 Vasco è primo nella tappa di apertura di Torino indossando, a distanza di 4 anni, la maglia rosa conservandola per un giorno. L’anno seguente Bargamaschi è primo nella Milano-Modena davanti a Piero Chiappini e nel biennio di guerra 1942-1943 veste la maglia della Milizia Contraerea di Roma ottenendo il secondo posto alla Tre Valli Varesine del ’42 ed il quattordicesimo posto al Giro di Toscana del ’43.

Sceso di sella Vasco Bergamaschi apre un negozio di biciclette a Sermide, cittadina d’origine della moglie. Il 24 settembre 1979 muore a 70 anni.