Ruggero Gialdini ciclista mantovano, la storia

Ruggero Gialdini

Ruggero Gialdini

Ruggero Gialdini ciclista mantovano vincitore del Giro d’Italia dilettanti 1975 e professionista per tre stagioni senza vittorie

Ruggero Gialdini nasce a Cavriana, in provincia di Mantova, il 18 luglio 1950 in una famiglia di origini contadine. Ruggero terminate le scuole elementari va, infatti a lavorare nei campi ed un giorno è vittima di un incidente in cui rischia la vita e per la riabilitazione, gli consigliano di andare in bicicletta: è subito passione.

Nel 1973 il mantovano veste la maglia del G.S. Bombana-Guidizzolo dove conosce Dino Porrini con cui rivaleggia tra i dilettanti ottenendo il terzo posto alla Torino-Valtournenche mentre l’anno successivo è primo al Trofeo Gianfranco Bianchin, alla Coppa Regole Spinale e Manez, al Trofeo Gianfranco Bianchin mentre al Giro della Val d’Aosta ottiene un secondo posto di tappa e completa la corsa al quarto posto della generale.

Ruggero Gialdini vince il Giro d’Italia dilettanti 1975

Nel ’75 Gialdini è protagonista della stagione e al Giro d’Italia dilettanti è terzo nella prima tappa alle spalle di austo Stiz e a Daniele Tinchella ed il giorno seguente, con l’arrivo a Monte Livata, conquista tappa e maglia conservandola alla fine davanti ad Amilcare Sgalbazzi e Franco Conti. Nello stesso anno il friulano coglie il terzo posto al campionato italiano di categoria ed è primo nel G.P. Città di Empoli e nella prestigiosa Bologna-Passo della Raticosa.

Ruggero passa professionista nel 1976 con la maglia della Magniflex-Torpado di Primo Franchini con cui esordisce al Giro d’Italia completando la corsa al terzo posto della classifica dei giovani alle spalle di Alfio Vandi e Juan Pujol. A fine stagione il nativo di Cavriana è quattordicesimo al Giro dell’Emilia e sedicesimo al Giro di Lombardia.

Nel 1977 è diciassettesimo al Trofeo Laigueglia e tredicesimo al Giro del Veneto mentre l’anno seguente è diciottesimo alla Tirreno-Adriatico. Nel 1979 passa alla San Giacomo con cui corre la sua ultima stagione come professionista subendo spesso la sfortuna, fra cadute e incidenti che ne compromettono le prestazioni. Ruggero continua comunque a pedalare dividendosi tra mediofondo e granfondo, campionati regionali e campionati italiani.