Silvano Schiavon ciclista veneto, la storia

Silvano Schiavon

Silvano Schiavon

Silvano Schiavon ciclista veneto dalle qualità di scalatore, quarto al Giro d’Italia 1969 e sesto a quello del ’71

Silvano Schiavon nasce a Scandolara, in provincia di Treviso, il 4 novembre 1942. Dopo le categorie giovanili, passa dilettante cogliendo un’ottavo posto al Giro della Valle d’Aosta del ’63, corsa in cui l’anno successivo conquista una tappa e chiude sesto della generale. Sempre nel 1964 il veneto fa suo il Giro delle Provincie del Lazio ed il Giro del Piave attirando l’attenzione dell'”l’Avvocat” Eberardo Pavesi che lo fa passare professionista, a soli 22 anni, con la maglia della Legnano.

Silvano ripaga presto la fiducia ben figurando al Giro d’Italia 1965 dove è tredicesimo nella classifica finale e, nello stesso anno, è quarto al Giro del Lazio, terzo al GP Cemab di Mirandola e sesto al Giro d’Abruzzo.

Nel ’66 il veneto è protagonista al Giro di Romandia ottenendo il nono posto della classifica finale a 6’38” da Gianni Motta ed al Giro d’Italia cogliendo il secondo posto nella tappa di Rocca di Cambio dove è superato solamente dal tedesco Rudi Altig e completando la corsa al dodicesimo posto finale a 26 minuti sempre da Motta.

Nel 1967 il veneto si accasa alla Vittadello esordendo alla Vuelta completando la corsa al 22esimo posto mentre al Giro d’Italia è secondo nella tappa di La Spezia dietro allo spagnolo Antonio Gomez e terzo nella frazione di Chianciano Terme ed in quella dell’Etna vinta da Franco Bitossi. Schivon chiude la corsa rosa al dodicesimo posto a 20’34” da Gimondi.

Nel ’68 Silvano veste la maglia della Pepsi Cola cogliendo il secondo posto nella frazione con arrivo al Blockhaus al Giro d’Italia alle spalle di Bitossi completando la corsa rosa al tredicesimo posto.

A giugno è decimo alla Coppa Bernocchi e a luglio il veneto esordisce al Tour de France cogliendo il secondo posto nella tappa a Saint-Gaudens alle spalle del belga Georges Pintens e completando la corsa al quindicesimo posto assoluto a 14’09” dall’olandese Jan Jenssen. A settembre Silvano è terzo al Giro del Veneto alle spalle di Alberto Della Torre e Bruno Mealli.

Silvano Schiavon quarto al Giro d’Italia 1969

Fisico compatto e volontà d’acciaio, unito ad un carattere schietto e solare, rendono Schiavon un ciclista ideale per molte squadre e le sue qualità di scalatore attirano l’attenzione di Teofilo Sanson che lo vuole nella sua squadra per la stagione 1969. Al via del Giro d’Italia il veneto ha il compito di supportare Gianni Motta ma il lombardo vive una stagione senza sussulti ed allora è la volta di Schiavon a ricoprire il ruolo di capitano della formazione. Nella dodicesima frazione con arrivo a Silvi Marina il veneto è quarto dietro a Colombo, Taccone e Zilioli strappando la maglia rosa a Eddy Merckx. Schiavon la conserva anche il giorno seguente ma poi la perde nella tappa di San Marino lasciandola al belga che risulta però positivo a un controllo anti-doping nella tappa di Savona venendo allontanato dalla corsa. Schiavon completa la corsa rosa al quarto posto finale a 7’01” da Gimondi.

Nel 1970 passa alla Salvarani come luogotenente di Gimondi e Motta, fermandosi una sola stagione, in cui coglie un terzo posto di tappa al Tour de France a Grenoble dietro a Merckx e Zubero.

Schiavon sesto al Giro d’Italia 1971

Accasatosi alla Dreher il veneto prende parte alla corsa rosa mettendo in mostra tutta caparbietà e regolarità. Schiavon non ottiene vittorie di tappe ma si distingue per i piazzamenti e alla fine della corsa è sesto in classifica generale a 7’27” dallo svedese Gösta Pettersson dietro al compagno di squadra Vianelli ma davanti al suo ex capitano, Gimondi. A giugno è anche settimo al G.P. Industria e Commercio di Prato

Nel ’72 passa alla GBC ed al Giro completa la corsa all’undicesimo posto ed è protagonista al Giro di Svizzera dove completa la corsa al sesto posto a 5’04 da Louis Pfenninger vincendo la classifica di miglior scalatore davanti all’elvetico Kurt Rub. L’anno seguente, con la maglia della Magniflex, coglie un quinto posto di tappa al Giro d’Italia e al Giro di Svizzera è nuovamente sesto a 7’50” dallo spagnolo José Manuel Fuente.

Nel 1974 corre la sua ultima annata da pro per poi dedicarsi alla sua passione: i campi e l’agricoltura. Il 21 ottobre del ’77, mentre sta lavorando col trattore, è vittima di un incidente letale a soli 34 anni.