Ramón Hoyos ciclista colombiano, la storia

Ramón Hoyos

Ramón Hoyos

Ramón Hoyos ciclista colombiano vincitore di cinque Vuelta a Colombia ed autentico simbolo del ciclismo del suo paese

Ramón Hoyos all’anagrafe Ramón Emilio Hoyos Vallejo nasce a Marinilla nel dipartimento di Antioquia, in Colombia, il 26 maggio 1932. I genitori hanno una fattoria a Chorro-Hondo dove Ramon cresce prima di trasferirsi all’età di nove anni a Marinilla. Ha dodici fratelli e si appassiona al ciclismo seguendo l’esempio di José e Juan.

A 19 anni Ramon si trasferisce a Medellin raggiungendo i due fratelli maggiori che lavorano in un negozio di San Ignacio trovando lavoro come fattorino e corriere per un trasportatore di cereali per affettuare le consegne in bicicletta. Questo lavoro riaccende la sua passione per il ciclismo.

Nel 1951Ramón Hoyos entra nel club Saeta e prende parte alla sua prima corsa ufficiale a cui prendono parte anche Pedro Nel Gil, Roberto Cano Ramírez, Tito Gallo e Antonio Zapata completando la prova all’ultimo posto ma poco dopo si riscatta vincendo il suo trofeo gareggiando a San Cristóbal.

Hoyos e la Vuelta 1952

Nel gennaio 1952, Ramón Hoyos viene “sponsorizzato” da Ramiro Mejía per partecipare alla seconda edizione della Vuelta a Colombia ma nella prima tappa è vittima di una brutta caduta in cui picchia la testa e perde i sensi venendo trasportato in ospedale. Ramon scappa dall’ospedale e chiede di poter essere riammesso in corsa: viene autorizzato grazie alla testimonianza di alcuni ufficiali dell’esercito a unirsi agli altri partecipanti sulla linea di partenza della seconda tappa e al termine della corsa coglie il sesto posto della classifica generale ed il secondo nella classifica dei giovani.

Ramón Hoyos vince la Vuelta a Colombia 1953

Nel 1953 conquista la vittoria del Giro di Colombia davanti al francese José Beyaert dopo essersi imposto in 8 delle 15 tappe conquistando anche il titolo di miglior scalatore: nasce la leggenda dell’ “El escarabajo de la montaña“, suo soprannome.

L’avventura alla Route de France 1953

Hoyos, viene arrestato dai militari colombiani per aver infranto le leggi del servizio militare obbligatorio ed è incorporato nell’esercito e trasferito a Cúcuta correndo La Doble a San Cristóbal. Jean Leulliot, ideatore della Route de France, invita una selezione colombiana alla gara ma per via dei problemi legati all’esercito, Hoyos viene inizialmente escluso salvo poi, grazie all’intervento del quotidiano El Tiempo, essere autorizzato ad essere al via assieme a Héctor Meza, Efraín Forero, Fabio León Calle, Mario Montaño e Oscar Oyola. La spedizione colombiana è disastrosa: i ciclisti accumulano ritardi abissali in ogni tappa arrivando a tre ore dal leader della classifica generale dopo sole tre tappe e venendo esclusi in blocco dalla corsa.

Tornato in patria, Hoyos è vittima di un incidente in cui riporta un trauma cranico e la frattura di entrambe le mani dovendo saltare il resto della stagione.

Ramón Hoyos: la ditttura e la Vuelta a Colombia 1954

Nel 1954 sotto la dittatura militare di Gustavo Rojas Pinilla, Hoyos viene arruolato nell’esercito correndo la Vuelta a Colombia come rappresentante militare: Ramon vince sei tappe e conquista la vittoria finale davanti a Justo London. A marzo, a Città del Messico, prende parte ai Giochi Centroamericani e Caraibici vincendo la cronometro a squadre assieme a Héctor Mesa, Justo Londoño ed Efraín Forero davanti alle selezioni venezuelana e guatemalteca. A settembre partecipa al Giro di Porto Rico vincendo due tappe e chiudendo al primo posto della generale.

Hoyos vince la Vuelta a Colombia 1955

Il 26 marzo 1955, durante i secondi Giochi Panamericani conquista la medaglia d’oro nella corsa su strada individuale e nello stesso anno conquista la sua terza vittoria al Giro di Colombia davanti a Honorio Rua vincendo 12 delle 18 tappe e conquistando la maglia di miglior scalatore.

Nell’aprile del 1956, Hoyos prende parte al Giro del Messico ottenendo due vittorie di tappa e completando la corsa al quinto posto. Selezionato per i Giochi Olimpici di Melbourne completa la prova in linea al tredicesimo posto. Alla Vuelta a Colombia è nuovamente primo davanti a Jorge Alfonso Luque.

Nel 1957 prende parte alla Vuelta a Colombia ma nella sesta tappa viene squalificato di cinque minuti per “traino”. Hoyos nega ogni addebito e l’allenatore della squadra dell’Antioquia Julio Arrastía Bricca decide di ritirare la squadra dalla competizione. L’anno seguente conquista la sua quinta Vuelta a Colombia precedendo Hernán Medina.

Nel 1959, Hoyos vince la cronometro a squadre per la seconda volta nella sua carriera sportiva ai Giochi centroamericani e caraibici di Caracas assieme a Pablo Hurtado ed Efraín Forero davanti ai team venezuelani e messicani. Alla Vuelta a Colombia completa la corsa al quinto posto e deluso dal risultato decide di mollare il ciclismo salvo poi ripensarci e tornare alle corse nel ’60 prendendo parte alle Olimpiadi estive del 1960 a Roma chiudendo solamente al 48° posto nella prova n linea.

Dopo aver trascurato le edizioni del Giro della Colombia dal 1961 al 1963, Hoyos prese parte a quello del 1964 completando la corsa al settimo posto finale prima di abbandonare definitivamente il professionismo.

Simbolo del ciclismo e della Colombia Gabriel García Márquez scrisse per il quotidiano El Espectador ben quattordici articoli sulla sua vita sportiva di Hoyos e Fernando Botero dipinse nel 1959 l’opera intitolata “Apoteosis di Ramón Hoyos“. In suo onore è stata composta una canzone chiamata ”  Los paisas en caravana ” che ripercorsse le sue epiche vittorie.

Il 19 November 2014 Ramón Hoyos muore all’età di 82 anni.