Francesco De Bonis ciclista laziale, la storia
Francesco De Bonis ciclista laziale, miglior scalatore al Giro di Romandia 2008 e squalificato per due anni
Francesco De Bonis nasce ad Isola del Liri, in provincia di Frosinone nel Lazio, il 14 aprile 1982. Si avvicina al ciclismo a nove anni dimostrandosi, sin dalla categoria giovanissimi assolutamente competitivo. Nel 2001 corre con l’U.C. Bergamasca per poi passare, due anni dopo, alla Sidis-Cicli Bevilacqua con cui coglie il secondo posto al Trofeo Internazionale Bastianelli a 16″ dallo svizzero Jörg Strauss.
De Bonis nel 2004 è dodicesimo al Giro del Belvedere e 24esimo al GP Palio del Recioto e l’anno seguente veste la maglia della Naturino-Pedale Fermano. Nel 2006, con i colori della Monturano, è ottavo al Trofeo Internazionale Bastianelli e secondo al GP di Capodarco alle spalle di Marco Bandiera.
Nel 2007 conquista la vittoria al GP di Foligno ed al Trofeo Internazionale Bastianelli davanti a Fabio Taborre ed è secondo al GP di Capodarco alle spalle del croato Hrvoje Miholjević.
Francesco De Bonis miglior scalatore al Giro di Romandia 2008
Le sue qualità di passista-scalatore attirano l’attenzione della Gerolsteiner con cui passa professionista nel 2008. Dopo un avvio difficile Francesco De Bonis si mette in luce al Giro di Romandia dove nella cronometro di Sion è ventesimo e, soprattutto, ottiene la vittoria nella tappa di Zinal davanti a John Gadret e conquista la maglia di miglior scalatore della competizione elvetica chiudendo anche la corsa al tredicesimo posto della generale.
Nel 2009 si accasa alla Diquigiovanni-Androni Giocattoli con cui prende parte al Giro d’Italia. Sempre attivo nelle fughe, De Bonis nella quarta frazione, on arrivo in salita a San Martino di Castrozza, diventa anche maglia rosa virtuale. Francesco va in fuga anche nella tappa di Pinerolo venendo ripreso a meno di trenta chilometri dall’arrivo. Ritenta l’attacco anche nella sedicesima tappa con arrivo al Monte Petrano mettendosi a supporto del capitano del team, Michele Scarponi.
Al termine della corsa rosa gli viene notificata una presunta positività al CESA. Assolto da tale accusa, De Bonis viene squalificato per due anni terminando la sua carriera.