Daniele Sgnaolin ciclista veneto dal grande talento

Daniele Sgnaolin

Daniele Sgnaolin

Daniele Sgnaolin  fortissimo dilettante, secondo ai Mondiali di Duitama 1995 di categoria, uscito presto dal ciclismo professionistico

Daniele Sgnaolin nasce a San Donà di Piave, in provincia di Venezia il  22 novembre 1970 e si avvicina giovanissimo al ciclismo, all’età di sette anni.

Dopo la trafila nelle categorie giovanili, in cui mette in mostra interessanti doti, passa tra i dilettanti con i colori del G.S. Piovesana-Eco Idrojet con cui, nel 1993, vince la Coppa Collecchio e la Medaglia d’Oro Fiera di Sommacampagna.

Al secondo anno tra i dilettanti, Sgnaolin si mette ancor più in luce vincendo la Coppa Penna, il Trofeo Matteotti Under23, una tappa al Giro d’Italia Dilettanti e laureandosi campione italiano di categoria.

Nel 1995 Daniele Sgnaolin vince la terza tappa del Giro delle Regioni da Scandicci a Pontasserchio di San Giuliano Terme chiudendo terzo in generale.

Daniele Sgnaolin secondo al Giro Baby 1995

Al Giro d’Italia Dilettanti è nuovamente protagonista di una bella vittoria di tappa riuscendo a chiudere al secondo posto della classifica generale alle spalle di Giuseppe Di Grande.

Daniele Sgnaolin argento mondiale 1995

Le ottime prove gli valgono la chiamata per il Campionato del Mondo dilettanti a Duitama, in Colombia. Il veneto è autore di una prova gagliarda su un percorso davvero molto duro e conquista la medaglia d’argento alle spalle dell’olandese Danny Nelissen, nell’ultima edizione prima che la prova venisse sostituita dalla gara riservata agli Under-23.

Nel 1996 passa professionista con la formazione italo-russa Roslotto-ZG Mobili, prendendo parte all’Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone, oltre che al Giro d’Italia, nel quale si è ritira alla nona tappa.

L’anno successivo è al via del Tour de France 1997, vinto da Ullrich con Virenque e Pantani sul podio, ed ottiene il 17esimo posto di tappa nella Colmar-Montbeliard chiudendo 72esimo in classifica generale.

A fine stagione Daniele Sgnaolin valuta attentamente la sua posizione, ha qualche offerta per la stagione ’98 ma l’impatto con il professionismo gli ha un po’ tolto il piacere di pedalare. Dopo una lunga riflessione decide di smettere per dedicarsi al suo secondo sogno: aprire un negozio di biciclette.