Alberto Bettiol “ho giocato la mia folle chance”

Alberto Bettiol al mondiale di Glasgow

Alberto Bettiol al mondiale di Glasgow

Alberto Bettiol ha provato ad attaccare ad una cinquantina di chilometri al Mondiale di Glasgow facendo sognare i tifosi italiani

Alberto Bettiol ci ha fatto sognare. Un sogno pazzo e ardito tanto quanto entusiasmante. Ad una nazionale il cui ultimo trionfo iridato è ormai datato 2008 con Ballan in quel di Varese, il toscano ha saputo regalare attimi di palpitazione autentica.

La formazione azzurra lungo circuito di Glasgow è mancata la fortuna nella caduta di Matteo Trentin, ma, come detto, ha fatto sussultare gli appassionati con l’attaccato in solitaria di Bettiol quando mancavano 54 chilometri all’arrivo.

Alberto non ha potuto nulla quando, a circa 34 chilometri dall’arrivo, è arrivato l’assalto del futuro campione del Mondo, Mathieu Van der Poel. Per 20 chilometri, ammettiamolo, abbiamo sognato il “colpo gobbo a Glasgow”.

 “Avevo un sogno questa mattina con i miei compagni, eravamo convinti di poter provare a fare un bel Mondiale – ha detto Bettiol al termine della corsa iridata – mi sono dato una chance un po’ folle ma ci credevo e ho voluto provare. Devo ringraziare tutti i miei compagni per il loro lavoro e supporto”.

Il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 ha continuato: “Non volevo restare con van der Poel, van Aert, Pogacar e Pedersen. Volevo rendere loro la vita più dura e ho provato ad anticiparli. Volevo sognare e credere in questo Mondiale. Appena ho visto la pioggia ho deciso di attaccare, non mi interessava un piazzamento ma giocarmi le mie carte. Viviamo per fare divertire la gente, non siamo i più forti e lo sappiamo ma se continuiamo così, questo gruppo fantastico prima o poi avrà il suo momento di gloria“.