Francesco Moser Campione del Mondo a San Cristóbal 1977

Francesco Moser Campione del Mondo a San Cristóbal

Francesco Moser Campione del Mondo a San Cristóbal

Francesco Moser ed il Campionato del Mondo di San Cristóbal 1977

Francesco Moser conquista la maglia iridata al Campionato del Mondo di San Cristóbal 1977 battendo il volata il tedesco Dietrich Thurau

Francesco Moser è l’ottavo italiano a laurearsi campione del mondo, lo fa a San Cristóbal, in Venezuela, il 4 settembre 1977. E’ un Mondiale “spartiacque” tra due generazioni di campioni quello colombiano (secondo mondiale della storia del ciclismo corso fuori dal vecchio continente). Al via, infatti ci sono campioni come Eddy Merckx, Raymond Poulidor ed i nostri “cuore matto” Franco Bitossi e Felice Gimondi e giovani emergenti come Giuseppe Saronni e Bernard Hinault e nel mezzo atleti già affermati come Moser, Maertens, Thurau e Kuiper.
Esattamente un anno e un giorno prima, Francesco aveva dovuto ingoiare il boccone amaro dell’argento mondiale quando, ad Ostuni, in un arrivo a due si era dovuto inchinare a Freddy Maertens in uno degli sprint più lunghi nella storia del ciclismo.
Il 4 settembre 1977, sotto una pioggia battente, l’italiano vuole trovare il giusto riscatto supportato dal giovane Giuseppe Saronni che sarebbe diventato il suo rivale negli anni seguenti. Proprio la pioggia smorza, inizialmente, le velleità dei campioni ma, come sempre accade ai mondiali, nel finale il palcoscenico è tutto per i big.
La pioggia e l’umidità rendono la corsa dura ed il primo dei big a provarci è proprio il campione del Mondo in carica, Maertens ma  Saronni è lesto a chiudere sul fiammingo. La  nazionale Italiana di Alfredo Martini è la protagonista della fuga “buona” a sei dove, oltre al tedesco Dietrich Thurau, al belga Walter Godefroot e all’olandese Hennie Kuiper ci sono tre azzurri: Francesco Moser, Felice Gimondi, Franco Bitossi.
Sulla “carretera transandina“, quando inizia l’ultima tornata, l’azione decisiva ha due volti. Quello del tedesco Dietrich Thurau, prototipo del ciclista del “futuro”, passista che tiene in salita e veloce in volata e quello del trentino duro e testardo di Francesco Moser. E’ proprio il trentino, con un’azione indiavolata, a provare l’allungo a cui resiste solo il tedesco,
I due staccano il gruppo e si involano verso l’arrivo. Quando mancano 5000 metri alla linea conclusiva ecco il colpo di scena degno di un libro giallo: Moser fora, il tedesco non se ne avvede e, con un cambio ruote degno di un pit-stop di formula1, il nostro atleta si riporta subito sulla ruota del compagno di fuga.
Moser, forse stimolato dal ricordo di un anno prima, forse ancor più “cattivo” per la disavventura appena passata si mette davanti e non lascia scampo al tedesco. Allo sprint non c’è storia: nonostante le ottime qualità di velocista del rivale, Moser conquista il titolo di Campione del Mondo 1977.  Terzo è Franco Bitossi mentre Eddy Merckx, tre volte campione del mondo, taglia per ultimo il traguardo in un emblematico passaggio di consegne tra generazioni.

Campionato del Mondo di San Cristóbal 1977: ordine d’arrivo

1 Francesco Moser (ITA) 6h36’24”
2 Dietrich Thurau (GER)
3 Franco Bitossi (ITA)  1’19”
4  Hennie Kuiper (OLA)
5 Domingo Perurena Tellechea (ESP)  1’35”
6 André Chalmel (FRA)  1’39”
7 Jacques Esclassan (FRA)  1’41”
8 Bernard Hinault (FRA)
9 Giuseppe Saronni (ITA)t
10 Walter Godefroot (BEL)