Vie di fuga – Sogni e strade di ciclisti che se ne vanno

Vie di fuga. Sogni e strade di ciclisti che se ne vanno

Vie di fuga. Sogni e strade di ciclisti che se ne vanno

Vie di fuga: la recensione del libro

Vie di fuga. Sogni e strade di ciclisti che se ne vanno, edito da People Edizioni con prefazione di Enrico Brizzi e il contributo di Leonardo Piccione. Filippo Cauz, Gabriele Gargantini, Gino Cervi,  Marco Pastonesi, Stefano Rizzato e Alessandro de Marchi

Vie di fuga. Sogni e strade di ciclisti che se ne vanno è l’ultima fatica di “Bidon” edito da People Edizioni è da poco uscito in libreria. Bidon – Ciclismo allo stato liquido nasce nel 2016 da un’idea di Leonardo Piccione e Filippo Cauz e da questo progetto sono usciti interessantissimi libri legati, chiaramente al mondo del pedale come l’interessantissimo punto divista presentato in Acqua passata. Vita, sorte e miracoli delle borracce nel ciclismo (People 2020).

In questa nuova, piacevolissima opera, viene preso in considerazione uno degli aspetti più tipici (e per molti versi romantici) dello sport del pedale: La Fuga. Non vi è corsa, indipendentemente da livello e dalla categoria, che non abbia almeno un atleta che, in barba alle logiche della pura vittoria, non si lanci in avanscoperta. Il ciclismo è pieno di racconti di fughe epiche ma, percentualmente, le fughe che vanno poi realmente in porto sono basse ma ciò non è limite alla voglia di “Andare in fuga” .

In uno sport in cui il concetto di libertà è elevato all’ennesima potenza, come ricorda anche il grande Enrico Brizzi nella prefazione al libro, la fuga è la sublimazione stessa del concetto di libertà. La fuga, uscendo dal perimetro del ciclismo, è un concetto caro all’uomo, usata spesso come via per ritrovare se stessi a volte correndo degli inevitabili rischi. E proprio quella “voglia di rischiare” è uno dei motori che muovo, in un assolato pomeriggio di maggio o in un torrido dopo pranzo di Luglio, i ciclisti ad allungare sul plotone alla ricerca della gloria.

Vie di fuga è un tributo a quei “pazzi” che non hanno paura a mettersi controvento andando in fuga, a quei ciclisti che con le loro azioni accompagnano lo scorrere dei chilometri anche nelle tappe pianeggianti dove il risultato positivo dell’azione è potenzialmente pari a zero. Il libro che si apre, come detto, con la visione di Enrico Brizzi, si completa con un diario dal Tour de France tenuto dal Il Rosso di Buja, Alessandro de Marchi. De Marchi, autentico stratega e specialista della fuga ripaga il lettore con la sua visione del concetto di fuga calato lungo le assolate strade della Grande Boucle.

Riscatto, sudore, fatica, fughe bidone, rimpianti, solitudine… sono solo alcune delle sensazioni che il lettore proverà leggendo le pagine scritte da Filippo Cauz, Gabriele Gargantini, Gino Cervi,  Marco Pastonesi, Stefano Rizzato e gli altri autori che hanno contribuito alla nascita di questo interessante libro. E’ nata prima la bicicletta o la fuga? E’ il paradosso che permea il libro e che trova, probabilmente, una risposta nel fatto che la prima corsa il bici organizzata vide vincere un fuggitivo. Insomma bicicletta e fuga sono nate assieme, poco importa che siate i vincitori del Campionato del Mondo o il “ciclista della domenica” anche l’uscita nel fine settimana in solitaria è, a modo suo, una fuga!

Quanti ciclisti sono entrati nel cuore degli sportivi per una scriteriata azione poi andata in porto? Quanti “forzati del pedale” hanno trovato notorietà effimera ma appagante con una fuga finita male? Se anche voi avete amato, amate e, certamente, amerete chi ha la sfrontatezza di andare in Fuga o se anche voi sognate una fuga, non perdere Vie di fuga. Sogni e strade di ciclisti che se ne vanno, disponibile in libreria, nei marketplace sul sito dell’editore.

Autore: Bidon. Ciclismo allo stato liquido
Prezzo: € 16,00
Editore: People
Collana: Storie
Codice EAN: 9791280105509
Anno edizione: 2021
Anno pubblicazione: 2021
Dati: 208 p., brossura