Intervista ad Edward Ravasi
Intervistiamo oggi Edward Ravasi (corridore classe 94, della provincia di Varese in forza alla UAE Team Emirates.
Ciao Edward, sei uno dei talenti emergenti del ciclismo italiano, come ti sei approcciato a questo sport e in quele momento hai capito di poter diventare un pro?
Ciao, devo dire che fin da piccolo mi sono approcciato a questo sport poi nelle categorie giovanili l’ho vissuto come attività fisica e svago. Ho iniziato a capire che poteva concretizzarsi l’idea di diventare un professionista nel mio secondo anno al Team Colpack dopo il Valle d’Aosta e con la vittoria di tappa al Valli Cuneesi.
Il ciclismo è uno sport individuale a squadre ma il legame tra compagni di squadra è qualcosa di indissolubile, hai qualche amico speciale nel mondo del ciclismo?
Ho avuto sempre buonissimi rapporti con tutti i compagni con cui ho corso anno dopo anno, devo dire che un’amicizia un po’ più stretta l’ho instaurata con quelli con cui pedalo sulle strade di casa con cui l’amicizia resiste anche se magari abbiamo impegni agonistici diversi.
Sei di Besnate in provincia di Varese, hai qualche percorso nel varesotto che adori come terreno di allenamento?
Mi piace un po’ tutta la provincia siamo davvero fortunati tra percorsi e paesaggi,in particolare d’estate mi piace restare verso nord provincia in Valcuvia e in Valganna, li c’è davvero poco traffico e i percorsi possono essere davvero duri e allenanti.
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
A inizio anno non me ne sono prefissati ed ho fatto bene! Purtroppo la mia programmazione è un po saltata a causa di un infortunio. Ripresi gli allenamenti sono ripartito dal Giro di Croazia e ora mi confronterò con il Giro d’Italia.
Ho la possibilità di correre un grande Giro, un sogno per ogni corridore professionista, è una bella occasione per fare esperienza per i prossimi anno ma, prometto, appena si presenterà l’occasione, sicuramente proverò ad approfittarne!
Il ciclismo è uno sport di sacrificio e per emergere sicuramente hai dovuto rinunciare a molto ma questo sport ti ha dato altrettanto, perché lo suggeriresti a un ragazzino?
Si, è vero, spesso bisogna rinunciare a diverse cose. Ad esempio il riposare dopo un allenamento quando potresti uscire con gli amici la sera o lo stare sempre molto attento a tavola possono pesare ma la gioia che provi quando raggiungi un obbiettivo non la scambierei con nulla al mondo, ti lascia una sensazione che ripaga moltissimo e, in quei momenti, apprezzi ancora di più le semplici cose della vita.
Hai qualche hobby particolare per il tuo tempo libero?
Non ho un hobby in particolare, come dicevo prima la bici ti lascia poco tempo e cosi devi godere delle cose importanti della vita come state con la mia ragazza e vedermi con gli amici
Segui qualche altra disciplina sportiva?
Sinceramente io adoro quasi tutto lo sport, ma se proprio vuoi che scelga, ti dico lo sci e l’altetica
Il tuo campione preferito del ciclismo e perché?
Non ne ho uno in particolare ma forse Alberto Contador è quello, grazie alla sua imprevedibilità, mi ha affascinato di più. E poi devo dire che Ivan Basso è un esempio di professionalità per noi ragazzi giovani.
Il tuo sportivo preferito (oltre il ciclismo) e perché ?
Beh visto che adoro l’atletica non posso non dire Usain Bolt. Perché? Beh, facile, è il più forte di tutti