Davide Viganò ciclista lombardo, la storia
Davide Viganò ciclista lombardo, buon velocista, vincitore di una tappa al Giro del Portogallo 2014 e del Giro della Slovacchia 2015
Davide Viganò nasce il 12 giugno 1984 a Carate Brianza , in provincia di Monza e Brianza. Sin dalle categorie giovanili si dimostra atleta completo con spiccate doti di velocista. Nel 2002 è quinto al GP dell’Arno e l’anno successivo è decimo alla Coppa Colli Briantei.
Nel 2004 Davide ottiene un terzo posto di tappa al Giro della Valle d’Aosta sul traguardo di Salins alle spalle di Vladimir Efimkin e Xavier Pache ed è terzo al Trofeo Bianchin dietro a Paul Crake e Mauro Da Malto.
Nel 2005 Davide Viganò entra a far parte della squadra continentale dell’Androni Giocattoli-3C Casalinghi, gestita da Davide Boifava facendo il suo esordio al GP Costa degli Etruschi dove chiude dodicesimo. Al via del Giro del Trentino è quarto nella frazione con arrivo ad Arco di Trento e ad agosto passa alla squadra belga Quick Step, con un contratto per tre stagioni, prendendo parte al Giro di Germania dove ottiene un sesto posto di tappa.
La sua stagione 2006 è segnata, nella prima parte, da alcuni problemi alla dal mal di schiena. Viganò torna in corsa ad aprile e a settembre è al via della Vuelta a España, accanto a Paolo Bettini, ottenendo il decimo posto nella tappa di Madrid.
A marzo 2007 Davide viene investito da un’auto mentre si sta allenando riportando la frattura della mano sinistra e, tornato in sella, a maggio ottiene il terzo posto alla Veenendaal-Veenendaal alle spalle di Steffen Radochla e Stefan van Dijk. A settembre è nuovamente al via della Vuelta ottenendo il quarto posto nella tappa di Hellín ed il quinto in quella di Madrid.
Nel 2008 a gennaio è quarto nella tappa di Victor Harbor al Tour Down Under vinta da Allan Devis e a maggio è quinto sul traguardo di El Vendrell alla Volta Ciclista a Catalunya. Al via del Giro dell’Austria ottiene due top10 di tappa così come al Brixia Tour.
A settembre è nuovamente al via della Vuelta a España completando la tappa conclusiva di Madrid al terzo posto dietro a Matti Breschel e Aljaksandr Usaŭ mentre il mese successivo è quarto al Gran Premio Bruno Beghelli e quinto al Giro del Piemonte.
Nel 2009 il lombardo entra a far parte del team Fuji-Servetto con cui coglie il quarto posto nella tappa di Shah Alam al Tour de Langkawi. A maggio è terzo nella tappa di Avilés al Giro delle Asturie dietro a Grega Bole e Mikel Gaztañaga.
Al via del Giro d’Italia 2009, per la prima volta in carriera, si distingue con il quarto posto nella tappa di Chiavenna vinta da Edvald Boasson Hagen oltre a due ottavi posti. Dopo aver colto il sesto posto alla Vattenfall Cyclassics, è al via della Vuelta a España cogliendo il quarto posto sul traguardo di Xàtiva.
Nel 2010 viene reclutato dalla nuova squadra britannica, il Team Sky, dove resta una sola stagione prima di passare alla Leopard-Trek, una nuova squadra con sede in Lussemburgo e costruita attorno ai fratelli Andy e Fränk Schleck. Al via del Giro d’Italia, la corsa rosa di Davide Viganò e di tutto il team Leopard-Trek è segnato dalla tragica morte di Wouter Weylandt che porta al ritiro del team dalla gara. Al Giro di Spagna vince la prima tappa , una cronometro a squadre e ad ottobre è quarto al Memorial Frank Vandenbroucke vinto dal tedesco Rüdiger Selig.
Nel 2012 entra a far parte della squadra italiana Lampre-ISD con cui si mette in luce al Presidential Cycling Tour of Turkey ottenendo qualche buon piazzamento di tappa. Dopo aver corso il Giro di Svizzera, Viganò prende parte al Tour de France , Viganò ma viene coinvolto in una caduta collettiva a 25 km dall’arrivo della sesta tappa ed è costretto al ritiro per la frattura della clavicola sinistra.
L’anno successivo vive una stagione in chiaroscuro ottenendo il titolo di miglior scalatore al Tour of Japan e nel 2014 entra a far parte della squadra spagnola Caja Rural-Seguros RGA. A marzo è terzo alla Clasica de Almeria alle spalle di Sam Bennett e Juan José Lobato e a maggio ottiene un terzo posto parziale al Tour d’Azerbaïdjan.
Davide Viganò vince una tappa al Giro del Portogallo 2014
Ad agosto il ciclista lombardo è al via della Volta a Portugal dove riesce a mettersi in mostra cogliendo il terzo posto nella frazione di Maia e, il giorno successivo, la vittoria sul traguardo di Braga davanti a Felipe Cardoso. Viganò è anche secondo nelle tappe di Viseu dietro a Phil Bauhaus e Lisbona alle spalle di Manuel Cardoso.
Nella seconda parte dell’anno è quarto alla Coppa Bernocchi, quinto al Memorial pantani, sesto al GP Industria & Commercio di Prato e settimo alla Coppa Sabatini.
Quando la formazione spagnola non rinnova il suo contratto, Davide entra a far parte del team ASD Idea 2010 come leader del team. A febbraio sfiora il successo al G.P. Costa degli Etruschi chiudendo secondo dietro a Manuel Belletti e ad aprile ottiene buoni piazzamenti di tappa al Giro di Croazia.
A maggio il ciclista lombardo è al via dell’An Post Rás, corsa irlandese, dove ottiene il terzo posto nella tappa di Tipperary, il secondo a Newport ed ancora il secondo a Skerries chiudendo la corsa al secondo posto della classifica a punti.
Davide Vigano vince il Giro della Slovacchia 2015
A giugno è al via del Giro della Slovacchia cogliendo due terzi posti di tappa e vincendo la frazione con arrivo a Ziar nad Hronom davanti a Matthias Krizek. Vigano conquista il successo finale precedendo il ciclista austriaco. Al via della Volta a Portugal, l’italiano si dimostra abile negli sprint vincendo la frazione di Fafe davanti allo spagnolo Gustavo César Veloso e cogliendo diversi piazzamenti nella top5.
Le buone prestazioni gli valgono la chiamata della Androni Giocattoli-Sidermec con cui si mette in luce alla Boucles de la Mayenne dove spesso è tra i top10 di tappa. A luglio è al via del Sibiu Cycling Tour, corsa rumena, dove vince la tappa di Sibiu cogliendo il successo nella classifica a punti
Rimasto senza contratto, torna in sella per la stagione 2018 con il Cycling Team Friuli facendo il suo butto su strada alla Colombia alla Oro y Paz con la maglia della rappresentativa italiana dove coglie tre piazzamenti nella top10 di tappa. A fine stagione Davide abbandona il ciclismo.