Anna Ceoloni intervista esclusiva per ciclonews

Anna Ceoloni intervista con la redazione di ciclonews.biz

Anna Ceoloni intervista all’atleta piemontese della S.C. Michela Fanini che ci racconta della sua passione per il ciclismo 

Anna Ceoloni
Anna Ceoloni

Anna Ceoloni intervista con la giovane atleta del Team Michela Fanini in cui ci racconta come la scelta di praticare il ciclismo sia stata molto recente e “quasi” casuale. Anna si dimostra una ragazza seria e attenta ai dettagli e ai rapporti interpersonali. Mai banale, in questa chiacchierata ci ha stupito la sua maturità e profondità.

 

Ciao Anna, grazie per aver accettato la nostra intervista, ci racconti come mai hai scelto proprio il ciclismo come tuo sport?

Ciao ragazzi, grazie a voi per questo spazio. La mia passione per il ciclismo è abbastanza recente, non ho iniziato come tante mie colleghe da piccola a correre. Fino a quattro anni fa, il mio sport era la corsa a piedi, adoro l’atletica ed è sempre stata la mia passione. Poi ho deciso di cimentarmi con il ciclismo, ho visto delle interessanti analogie tra le due attività. Mio padre mi ha spinto a fare questa prova e, riscontrando anche nel pedale l’estrema propensione per la fatica, ho apprezzato questo sport e ora sono qui a godermi l’esperienza nel mio team.

Atletica e ciclismo, sport di fatica mai pensato di provare altre discipline?

Come dicevo adoro la fatica, non mi vedo impegnata in attività che non si basino sul “sacrificio”. Molto sinceramente vi confido una cosa: quando ho iniziato a fare sport mi sono accorta che non avevo particolari abilità tecniche da poter sviluppare se non la grinta e la resistenza. Se dovessi provare con, per esempio, la pallavolo sono certa che risulterei abbastanza impacciata, anche li darei tutta me stessa ma penso con risultati non apprezzabili.

Il ciclismo è uno sport di fatica che richiede dedizione e impegno. Quanto ha influenzato la tua adolescenza ?

Sinceramente non posso dire che la pratica del ciclismo (ma il discorso vale anche per l’atletica leggera) mi abbia stravolto l’adolescenza. Spesso si sente parlare di sacrifici per fare sport ad alto livello, io parlerei più che altro di impegno e, per la mia indole, gli impegni sono una cosa da ritenere positiva.

Quali valori ti ha trasmesso il ciclismo che applichi anche nella vita e perché lo suggeriresti a una ragazza che vuole iniziare?

Dal ciclismo si può imparare molto, come in tutti gli sport per la verità. Credo però che  una delle particolarità del nostro sport sia quella di insegnare a confrontarsi sia con se stessi che con gli altri. Il ciclismo è uno sport individuale a squadre, non conta solo l’io ma non conta nemmeno solo la squadra, è “un compromesso” tra le due cose e penso che sia poi una condizione che si identifichi anche nella vita e nel lavoro. Ecco in questo credo che il ciclismo possa essere molto utile per la crescita sia per un ragazzo che per una ragazza.

C’è una ciclista a cui Anna Ceoloni si ispira o si è ispirata?

Sinceramente non posso dire un nome che mi abbia spinta a fare questo sport, ho iniziato su suggerimento di mio padre e forse a lui devo la mia attuale posizione nel gruppo. Però devo ammettere che da quando ho “scoperto” il ciclismo tutte le atlete sono state fonti di ispirazione, ammiro le ragazze che corrono con me, le mie compagne di team ma in generale tutte le ragazze che praticano il ciclismo. Il sacrificio è tanto e non tutte le persone sanno apprezzare la fatica che questo sport richiede. Quindi direi che ogni ciclista è per me fonte di ispirazione.

C’è una corsa che ricordi con più piacere?

La mia carriera è ancora “giovane” ma ricorderò per sempre l’emozione del prendere il via al Giro Rosa 2016, ero una novellina del ciclismo, ero emozionatissima, non sapevo cosa avrei potuto fare ma devo dire di essere stata accolta in gruppo davvero bene. E’ stato emozionante correre accanto a campionesse di livello mondiale, un mix tra orgoglio e spavento nel dovermi confrontare a livelli cosi alti.

 

Cosa fa Anna Ceoloni  nel tempo libero?

Sono una ragazza tranquilla, amo godermi il tempo libero con attività semplici ma che mi rilassano. Un bel libro, della bella musica, momenti di riflessione. Ecco cosa amo fare quando non ho impegni.

Il 2018 è appena iniziato, quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?

Posso dire di essere in una squadra, la Michela Fanini, in cui ho trovato persone molto disponibili e compagne simpatiche con cui mi trovo bene e con cui sento di potermi migliorare quotidianamente. Sento la fiducia dei tecnici e vedo il supporto delle mie colleghe. Quindi parto parlando di obiettivi condivisi con il team: dobbiamo migliorare e ottenere i migliori risultati possibili in ogni corsa. Personalmente spero di poter essere utile alla causa, continuando ad apprendere quotidianamente i “trucchi del mestiere”. In questo sport gli imprevisti non mancano e devi sempre essere pronta ad adeguarti alle situazioni che si creano, voglio migliorare anche in questo aspetto di gestione dell’attività.

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