Aldo Parecchini vincitore di una tappa al Tour

Aldo Parecchini (fonte Wikipedia)

Aldo Parecchini (fonte Wikipedia)

Aldo Parecchini: la carriera

Aldo Parecchini ciclista dotato di qualità di passista-velocista in grandi di conquistare una vittoria di tappa al Tour de France 1976

Aldo Parecchini nasce il 21 dicembre 1950 a Nave, in provincia di Brescia. Cresce ciclisticamente nell‘Audaces Nave per poi correre con la la Iag Gazzoldo degli Ippoliti. Tra i dilettanti si mette in luce come passista-veloce con un fisico asciutto ma con uno spinto da felino che gli fanno conquistare il titolo italiano di categoria nel 1970 e nel 1971. Sempre tra i dilettanti conquista numerosi successi tra cui il prestigioso Trofeo Amedeo Guizzi, la Milano-Busseto e la Targa Crocifisso a Bari e ottiene la convocazione in nazionale dilettanti correndo accanto a un fenomeno come Francesco Moser.

Le sue belle prove gli valgono il passaggio tra i professionisti con i colori della Molteni per la stagione 1973 e l’anno seguente passa alla Brooklyndi Roger De Vlaeminck e De Witte. Carattere solare e dotato di una intelligenza assoluta, Aldo diventa un corridore amato e rispettato da compagni ed avversari che ne ammirano l’assoluta professionalità e correttezza.

Aldo Parecchini vince al Tour de France 1976

Aldo Parecchini diventa per tutti il “Parecca” e nel 1976 ottiene il suo unico (e spettacolare) successo al Tour de France. A quella Grande Boucle Aldo è luogotenente di De Witte ma il 30 giugno, nella sesta frazione, ottiene il via libera per andare in fuga. Aldo parte pochi chilometri dopo il via andando a raggiungere Luis Ocana che si è staccato dal plotone. Parecchini raggiunge Ocana, sta con lui qualche chilometro e poi, rompe gli indugi, e attacca nuovamente. Non è così comune vedere un passista-velocista andare in fuga solitaria ma Aldo sente che quello è un giorno speciale. Percorre 209 chilometri al vento con una media di quasi 39 chilometri orari andando a tagliare il traguardo in solitaria con 4’29” di vantaggio su Enrico Paolin e diventando per quasi 100 chilometri maglia gialla virtuale della corsa ai danni di Freddy Maertens.

Aldo ha un motivo particolare per conquistare quella tappa: dedicare la vittoria al papà Andrea scomparso qualche tempo prima suo primo tifoso. Il giorno dopo Aldo si ritira per stare vicino alla sua Regina che deve fare la maturità rinunciando, di fatto, ai lucrosi guadagni dei criterium e dei circuiti post Tour.

L’anno seguente conquista il Criterium di Pietra Ligure e nel 1978 Aldo Parecchini approda alla Selle Royal con qui conquista la seconda tappa del Giro della Puglia.

Gli ultimi due anni di carriera li passa alla Bianchi e alla Fam cucine prima di ritirarsi dal ciclismo professionistico.

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