Alan Marangoni ciclista ravennate, la storia

Alan Marangoni (fonte Wikipedia)

Alan Marangoni (fonte Wikipedia)

Alan Marangoni ciclista ravennate, campione italiano a cronometro 2006 Under23 e professionista per nove stagioni

Alan Marangoni nasce a Lugo, in provincia di Ravenna in Emilia-Romagna, il 16 luglio 1984. Sin dalle categorie giovanili si dimostra atleta di altissimo profilo.

Alan corre, tra gli U23 con la Eternedile – Pedale Ozzanese e nel 2003 è decimo al Trofeo Comune di San Secondo. La stagione seguente è quinto al campionato italiano U23 a cronometro vinto da Francesco Rivera e l’anno successivo conquista il titolo di campione italiano dell’inseguimento individuale ed è quinto al campionato italiano a cronometro vinto da Dell’Antonia.

Alan Marangoni campione italiano a cronometro 2006

Nel 2006 il ravennate passa all’U.S. Fausto Coppi Gazzera Videa con cui a marzo è primo al Trofeo Gandolfi e a maggio fa suo il Memorial Carlo Valentini. Il 20 giugno conquista la maglia tricolore a cronometro under23 precedendo di 22″ Francesco Tomei.
Marangoni viene selezionato dalla nazionale per i campionati del mondo di Salisburgo dove coglie il 21esimo posto nella prova contro il tempo vinta da Dominique Cornu. Su pista conquista il titolo italiano nello Scratch.

Nel 2007 Alan vince il Giro della Valcavasia ed il Memorial Umberto Drei ed è secondo al Memorial Gino Consigli. Mentre l’anno successivo a maggio vince la frazione di Pontebba al Giro della Regione Friuli Venezia Giulia precedendo Alessandro De Marchi ed è secondo al Memorial Davide Fardelli alle spalle del tedesco Marcel Kittel. Su pista fa suo il titolo italiano nel Derny.

Nel 2009 Marangoni passa professionista con la CSF Group-Navigare di Bruno Reverberi cogliendo il 17esimo posto nella classifica finale del Presidential Cycling Tour of Turkey vinto dal sudafricano Daryl Impey. A settembre prende parte al Tour of Britain cogliendo il quinto posto nella tappa di Yeovil vinta da Ben Swift.

Nel 2010 prende parte alla Tirreno-Adriatico e fa la sua prima apparizione al Giro d’Italia completando la corsa. A giugno è nono al campionato italiano a cronometro vinto da Marco Pinotti e a luglio ottiene un ottavo posto di tappa al Brixia Tour.

Nel 2011 passa alla Liquigas, formazione World Tour diretta da Roberto Amadio lavorando a supporto di Vincenzo Nibali al Giro d’Italia dove lo Squalo chiude terzo. A giugno Alan è decimo al Giro del Lussemburgo a 13″ da Linus Gerdemann e nello stesso mese è terzo ai Campionati Italiani a cronometro dietro a Adriano Malori ed Emanuele Boaro.

A settembre è al via della Vuelta a España lavorando a supporto di Nibali che completa la corsa iberica al sesto posto.

Ragazzo sempre con la battuta pronta ed il sorriso sul volto, nel 2012 vive una stagione sottotono e l’anno successo è di nuovo al via del Giro d’Italia e al campionato italiano a cronometro è settimo. Alan fa il suo esordio al Tour de France, in quella che resterà la sua prima ed ultima apparizione alla Grande Boucle, arrivando sino a Parigi e supportando Peter Sagan nella conquista della maglia verde.

Nel 2014 è al fianco di Ivan Basso lungo le strade del Giro vestendo la maglia della Cannondale, al campionato italiano contro il tempo fa sua la terza piazza preceduto da Adriano Malori e Dario Cataldo e, selezionato per i campionati del Mondo di Ponferrada, prende parte alla cronometro a squadre.

L’anno seguente coglie il quarto posto nella tappa di Forlì al Giro alle spalle di Boem, Bussato e Malaguti e a giugno è quarto al campionati italiano a cronometro dietro a Malori, Moser e Bennati.

Nel 2016, sempre in maglia Cannondale, prende parte alla Milano-Sanremo e alla Parigi-Roubaix ottiene il suo miglior risultato chiudendo 62esimo. Traferitosi alla Nippo-Vini Fantini trova maggior libertà d’azione e alla Tirreno-Adriatico 2017 chiude secondo nella classifica degli scalatori. A marzo è al via del Tour de Taiwan ottenendo un terzo posto di tappa ed è terzo al Giro di Thailandia vinto dal kazako Evgenij Gidič. Ad aprile prende parte al Giro di Croazia cogliendo un sesto posto di tappa e l’anno successivo corre la sua ultima stagione da professionista.

L’11 novembre conquista la sua prima ed unica vittoria da pro nella sua ultima gara, conquistando il successo al Tour de Okinawa tagliando l’arrivo, al termine di un’azione solitaria, con 19″ di margine su Freddy Ovett.

Sceso di sella diventa uomo TV su GCN uno dei canali di Global Cycling Network.