Virginio Levati ciclista milanese, la storia

Virginio Levati
Virginio Levati ciclista milanese, professionista dal 1969 al 1972 conquistando la Coppa Bernocchi 1971
Virginio Levati nasce a Tribiano, in provincia di Milano, il 17 novembre 1944. Figlio di un operaio in un forno per laminati e tubi e di una casalinga, Virginio si avvicina al ciclismo entrando nella Lacanevari di Paullo conquistando il successo al Trofeo Marzotti di Brugherio nel1960.
L’anno seguente il milanese si traferisce all’U.S. Negrini ottenendo numerose vittori tra cui la Coppa del Centenario di Cinisello Balsamo assieme a Magni. Nel 1963 Virginio vince il Giro della Provincia di Como, la Coppa Citterio e la Coppa Civelli.
Passato dilettante, nel 1967 si mette in mostra conquistando il successo al Trofeo Taschini, alla Cuneo-Asti, al Giro delle Tre Provincie e, soprattutto, ial Giro di Lombardia dilettanti davanti ad Enzo Trevisan ed Ernesto Cogliati.
L’anno seguente conquista la vittoria nella tappa di Lublin alla Corsa della Pace e, dopo il blocco per i Giochi olimpici di Città del Messico, nel 1969 passa professionista con la maglia della Sagit prendendo parte al Giro d’Italia dove ottiene l’ottavo posto nella tappa di Terracina ed il quinto a Senigallia completando la corsa al 74esimo posto finale. Nel 1970 è ottavo nella tappa con arrivo a Lodi al Giro d’Italia vinta da Marino Basso lavorando a supporto di Felice Salina.
Virginio Levati vince la Coppa Bernocchi 1971
L’anno seguente Virginio Levati corre per la Salvarani di Gimondi e conquista a maggio la vittoria nella Coppa Bernocchi sfruttando il lavoro di Simonetti che, stanco, lo lascia passare nella volata finale in cui grazie ad un eccezionale colpo di reni, il milanese ha la meglio davanti al belga Patrick Sercu e all’italiano Wilmo Francioni conquistando la sua prima ed unica vittoria da professionista. Nello stesso anno il ciclista lombardo fa il suo esordio al Tour de France.
Il 1972 è l’ultimo anno da professionista per Levati che indossa la maglia della Zonca ottenendo l’ottavo posto nella frazione di Ravenna al Giro d’Italia dove però è costretto anzitempo al ritiro. Proprio l’assenza di risultati, a causa di qualche problema fisico, spinge il milanese ad abbandonare l’attività agonistica.