Vincenzo Nibali operato salterà la Vuelta?
Vincenzo Nibali operato la prossima settimana
Vincenzo Nibali operato la prossima settimana per ridurre i problemi legati alla frattura alla vertebra ma i tempi di recupero si allungano ed il rischio è perdere la Vuelta!
Vincenzo Nibali operato dopo la caduta della tappa dell’Alpe d’Huez al Tour de France, la notizia è stata presa ieri e resa nota nella giornata di oggi dallo staff della Bahrain-Merida. In accordo con lo staff medico del team e l’entourage del ciclista siciliano si è optato per un intervento di “vertebro-plastica” (iniettare del “cemento” per saldare la frattura dell’osso).
Il rischio più grosso è quello che i tempi di recupero dall’intervento (che garantirà un miglior recupero) possano allungarsi tanto da far perdere la Vuelta Espana che rappresenta una tappa fondamentale di avvicinamento al l’appuntamento clou dell’anno: i Mondiali di Innsbruck.
“Sono ottimista. Il morale è buono. Ma il rischio di non prendere il via alla Vuelta c’è e complicherebbe la corsa verso il Mondiale di Innsbruck” ha dichiarato lo Squalo ai giornalisti de La Gazzetta dello Sport. “Ho trovato un bel aiuto nel centro Rehability di Lugano, la Technogym mi fornirà di accessori a casa e si stava pensando di utilizzare non appena possibile una sorta di idrobike per pedalare in piscina senza gravare troppo sulla parte infortunata”.
Vincenzo Nibali operato: parla Emilio Magni
Emilio Magni è il medico della Bahrain-Merida che ha spiegato nel dettagli dell’operazione:
“Lo scopo dell’intervento è quello di dare maggiore stabilità alla vertebra al fine di potere sopportare certi carichi di lavoro, ovviamente progressivi, in tempi più brevi rispetto alle vie tradizionali. Vincenzo sarà sottoposto a vertebroplastica percutanea: mediante l’introduzione di due aghi, uno per ogni lato della colonna, si va sotto visione scopica diretta, con l’ago nel punto desiderato. E lì viene iniettata questa sostanza cementante”.
Il medico si è pronunciato circa i tempi di recupero:
“Ci sono delle previsioni ottimistiche, e altre più reali. L’intervento non è di per se complesso ma i rischi ci sono sempre, al termine dell’operazione sarà possibile stabilire in modo più preciso i tempo di recupero.Io spero che possa ricominciare con un paio di settimane, ma con quale intensità e frequenza è difficile da capire. Sulla Vuelta direi che siamo 50 e 50”.