Il ciclismo è uno sport noioso, parola di Sagan 

Il ciclismo è uno sport noioso? Sagan pensa di si

Il ciclismo è uno sport noioso, parole e musica del tre volte campione del mondo Peter Sagan sempre fuori dal coro

Il ciclismo è uno sport noioso
Il ciclismo è uno sport noioso

Il ciclismo è uno sport noioso, a dirlo non è il solito “calciofilo” ma il vincitore degli ultimi tre Mondiali e uno dei corridori simbolo del ciclismo attuale Peter Sagan. Lo slovacco, lo sappiamo non è mai un tipo banale, mai scontato e le sue parole hanno sempre un peso specifico elevato.

Peter ha dato fuoco alle polveri con l’avvicinarsi del mondiale sottolineando la necessità di invertire un trend che ha reso, secondo lui, il ciclismo un sport monotono.

Peter Sagan ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano El Pais in cui ha parlato a ruota libera sullo stato di salute del ciclismo ed in particolare ha parlato della qualità dello spettacolo offerto dalle corse in TV:

“Se guardo una corsa di 200 km in TV, la accendo a 100 km dal traguardo ed è sempre uguale e ai -20 km la stessa cosa. Però per passare dai -100 ai -20 sono passate due ore, nelle quali stai davanti alla televisione senza che succeda nulla. Invece se guardi solo gli ultimi 10 km succedo di tutto anche nelle tappe con arrivo in volata. Però se l’accendi ai -100 km dormi, no? Poi ti risvegli a 10 km dal traguardo perché sei curioso di vedere come va a finire. Cosa pensiamo che voglia vedere la gente? Non lo capisco. Per me è uno sport noioso e io come spettatore vedo solo gli ultimi cinque chilometri”.

Insomma lo slovacco ci va giù abbastanza diretto per “attaccare” gli organizzatori delle corse e spronarli nel porre delle modificazioni al format delle competizioni ciclistiche per renderle meno noiose.

Al campione slovacco è stato chiesto se abbia deciso di terminare la Vuelta per cercare di vincere la prestigiosa tappa finale a Madrid:

“L’ho finita per me, perché è la conclusione della stagione, perché ci sono i Mondiali e perché preferisco allenarmi qui piuttosto che andare a casa, a Monaco, e allenarmi lì” ha risposto Sagan

Peter ha poi dedicato un accenno ai Mondiali di Innsbruck, a cui si sta apparentemente avvicinando senza particolari ambizioni:

Non ho aspettative, è molto duro per me. Vado lì più per fare presenza e indossare la maglia della Slovacchia. Lo devo al mio paese. Vediamo cosa succederà…”.