Michael Woods chi è il ciclista con la passione per l’atletica
Michael Woods chi è il corridore della EF Education First
Michael Woods chi è il ciclista canadese vincitore della tappa alla Vuelta ex mezzofondistache ha da poco perso un figlio e il padre
Michael Woods chi è? Il vincitore della tappa della Vuelta Espana 2018 con arrivo a Balcón de Bizkaia è professionista dal 2013 ma non ha mai ottenuto grandi risultati e, nonostante questo, ha una storia alle spalle per certi versi interessante e per altri assolutamente triste.
Michael Woods mezzofondista.
Partiamo dalla parte piacevole, Michael nasce ad Ottawa il 12 ottobre 1986 e fin da piccolo dimostra una grande attitudine allo sport. Michael Woods detto “Rusty” si appassiona di atletica, inizia a praticarla con costanza tanto da diventare una promessa giovanile nel mezzofondo canadese.
Rusty ama l’atletica e la pratica con successo, nel 2004 è convocato dalla nazionale canadese per i Mondiali Junior di Grosseto dove giunse 7° nei 1500 in 3’43″35, e l’anno primo aveva ottenuto un nono posto ai mondiali U18 di Sherbrooke con 8’16″37 sui 3000.
A 19 anni (nel 2006) ottiene un interessante un 3’39″37 sui 1500 metri. Nel 2006 è nono al mondo con un 3’57″87 indoor e, sempre quell’anno, corre nei 3000 con il tempo di 7’52″27 su una pista oversized.
Michael Woods, probabilmente a causa degli intensi allenamenti, è vittima di due fratture da stress al piede sinistro, viene sottoposto ad alcuni interventi chirurgici e, per la fase di riabilitazione, gli viene suggerito di allenarsi in bicicletta, ecco che scoppia l’amore per le due ruote. E’ il 2011 e due anni dopo attirerà l’attenzione dei professionisti. Woods non è l’unico ciclista “pescato” da altri sport basti pensate a Primoz Roglic e la sua carriera nel salto con gli sci.
Michael Woods: perde il figlio e il padre
Due mesi fa la moglie di Michael Woods ha dato alla luce il primo genito della coppia purtroppo nato morto, una vera tragedia per “Rusty” che si è buttato a capofitto nel proprio lavoro, cercando una vittoria da dedicare alla moglie. La notizia della tragedia non era stata ancora resa nota dal canadese, Sua moglie era incinta di 37 settimane quando è accaduta la triste vicenda e solo un mese prima era mancato anche il padre del passista canadese.
“E ‘stato davvero, davvero difficile, eravamo così eccitati di portarlo in questo mondo, il suo nome era Hunter. È stato un anno molto difficile per noi, volevo davvero vincere per lui e vincere per mia moglie”
ha raccontato ai giornalisti dopo la vittoriosa tappa alla Vuelta 2018.