Peter Sagan: io sono leggenda!
Peter Sagan entra nella storia del ciclismo: mai nessuno aveva fatto tripletta ai mondiali
Peter Sagan Campione del Mondo, Campione del Mondo, Campione del Mondo non è Nando Martellini che urla nel 1982 ma la storia che si scrive nel 2017. Era uno dei nomi caldi, caldissimi ma in una gara come il mondiale non c’è mai nulla di scritto, troppe le variabili di una corsa oltre i 250km. Tantissimi gli avversari affamati di quell’iride che rende immortali. Peter non ha temuto, pur sempre privo di una squadra all’altezza delle manifestazioni mondiali, con calma ha controllato la corsa dalla pancia del gruppo. Ha resistito alla potenza dell’uomo di casa, Alexander Kristoff.
Corsa segnata da una fuga alla mattina e movimentata solo dal tentativo all’ultimo giro di Julian Alaphilippe su Salmon Hill, al quale si è agganciato un generosissimo Gianni Moscon, caduto in precedenza, che però è stato staccato sul tratto in pavé a quattro chilometri dalla fine. Il francese va come un treno. Poi il black-out televisivo, due chilometri di immagini senza corridori ed ecco che spunta il gruppo. Ripreso il francese e Gianni negli ultimi due chilometri si passa sotto la flamme rouge con Christopher Juul-Jensen che prova l’anticipo ma la volata è la soluzione logica.
E la volata di Bergen si chiude con la storica tripletta dello slovacco, per un nonnulla, per un quarto di ruota Sagan entra nella storia con un triplete inimmaginabile. Bronzo per Michael Matthews, mentre per l’Italia c’è Matteo Trentin che chiude con un buon quarto posto. La luce è tutta per Peter e per la sua dedica a Michele Scarponi!