Giorgia Fraiegari intervista esclusiva

Giorgia Fraiegari intervista esclusiva per la redazione di ciclonews

Giorgia Fraiegari intervista esclusiva con la nostra redazione in cui ci racconta il suo amore per la bicicletta, le amicizie nate nel gruppo con le nuove compagne

Giorgia Fraiegari intervista
Giorgia Fraiegari intervista

Giorgia Fraiegari già nostra ospite qualche mese fa ci è venuta a trovare per raccontarci della sua esperienza nel nuovo team.

Ciao Giorgia, grazie per aver accettato la nostra intervista, nuova stagione, nuova squadra come è partita questa stagione.

Ciao ragazzi e grazie a voi per lo spazio. Eh si stagione nuova e nuovo team. E’ un bel gruppo tutto di atlete giovanissime con tanta voglia di imparare, ci sono tanti stimoli che fanno pensare ad un anno molto positivo.

Il ciclismo insegna a rialzarsi dopo le cadute. è solo un luogo comune?

Credo che se da una parte iniziare a praticare il ciclismo sia una scelta quasi insita nel DNA di una ragazza, dall’altro credo che questo sport abbia davvero una grande funzione formativa. Spesso si vedono ciclisti o cicliste che cado e incuranti del dolore riprendono la loro bicicletta e portano a termine una corsa, ecco questa idea va lentamente a diventare uno stile di vita nello sport e nella quotidianità, quindi non dire che non è per nulla un luogo comune.

Spesso il ciclismo rosa paga un po’ in termini di visibilità rispetto ai colleghi maschi, che ne pensi.

Guarda uno dei valori più importanti che penso il ciclismo sia in grado di trasmettere è proprio quello dell’ugualianza e del merito, il messaggio di parità tra uomo e donna è una cosa molto importante e penso che in questo lo sport sia un ottimo veicolo del concetto. Noi ciclista ma posso dire tutte le sportive donne, stiamo molto attenti a mantenere ben alto questo concetto. Il ciclismo femminile italiano sta attraversando un ottimo periodo e confido che i media possano aumentare la visibilità delle nostre imprese sportive.

Spesso di parla del ciclismo come di uno sport individuale ma non è cosi, hai un aneddoto sullo spirito di squadra?

Beh si molti parlano del nostro sport come di uno sport individuale ma non è assolutamente cosi, ho un ricordo particolarmente importante che mi lega in modo emotivamente forte al Giro di Toscana, la corsa non è andata come immaginavamo, il risultato non è stato dei migliori ma proprio in quella occasione il riuscire a condividere con le mie colleghe e (soprattutto) amiche di team le emozioni, mi hanno fatto sentire davvero il senso di appartenenza, come in una famiglia.

In una precedente intervista ci avevi raccontato del bel rapporto con tuo padre, che ti ha ispirata nello scegliere il ciclismo, ci racconti qualcosa di lui?

Mio papà ha un carattere molto forte e deciso e per questo può accadere di scontrarci ma condividere con lui questa passione è sicuramente una cosa positiva e assolutamente speciale. A lui e a mia madre devo tutto quello che ho e quello che sono. Loro mi sono sempre venuti incontro per assecondare la mia passione e permettendomi di fare tante nuove esperienze.

Come ti trovi nel nuovo team?

In realtà dobbiamo ancora conoscerci bene, però per il momento mi sembrano veramente tutte delle brave persone, e le mie nuove compagne sono state molto carine alla prima gara di stagione. Mi sto trovando molto bene sia in allenamento che nel tempo libero, credo ci sia un buon feeling nel gruppo e questo si trasmette anche alle nuove atlete come la sottoscritta.

Come riesci a unire ciclismo e studio?

Non è semplice perché tra allenamenti e corse, ritiri e sessioni di palestra vi posso garantire che il tempo è davvero super pieno. Poi un po’ di riposo ci vuole ma l’idea di continuare la mia carriera scolastica per me è basilare. Sono iscritta alla facoltà di Scienze Motorie e devo dire che la materia mi sta davvero entusiasmando, a volte riuscire a conciliare studio e sport può essere faticoso ma anche molto appagante.

Quali sono gli obiettivi per questo 2018 di Giorgia Fraiegari?

L’anno scorso verso fine stagione ho ottenuto diversi piazzamenti, quindi il mio obiettivo principale è sicuramente quello di far meglio. Ho un carattere abbastanza deciso, fin da piccola ho sempre avuto una tensione verso il miglioramento personale che probabilmente mi ha permesso di potermi confrontare con le migliori atlete al mondo. Mantengo sempre l’umiltà e la voglia di imparare e crescere e spero che questo 2018 possa consentirmi di tornare utile per le mie compagne di squadra e farmi fare un ulteriore passo in avanti.