Damian Lopez Alfonso “il ciclista senza braccia”

Damian Lopez Alfonso

Damian Lopez Alfonso

Damian Lopez Alfonso ciclista paralimpico vittima di un brutto incidente da ragazzino che non ha spento la sua voglia di pedalare

Damian Lopez Alfonso nasce a L’Avana nel 1976 dove inizia presto a gioca a calcio e ad andare in bicicletta sognando di prendere parte ai Giochi Olimpici. Un giorno, esattamente il 6 novembre 1989, quando ha 13 anni, mentre sta giocando con un aquilone il gioco si impiglia sui tralicci della linea elettrica. Damian chiede aiuto all’amico Igor che si arrampica sul tetto di un edificio per provare a recuperare l’aquilone ma senza successo. Damian non si da per vinto e con una  barra di ferro prova a liberare l’amato giocattolo. La barra tocca i cavi dell’elettricità e 13.000 volt attraversano il corpo di quel ragazzino biondo che tutti conoscono per il suo sorriso. C’è un’esplosione e Damian viene soccorso e trasportato in ospedale in condizioni disperate. Resta in terapia intensiva per 52 giorni ed in pochi credono che il ragazzino possa salvarsi: il suo volto è sfigurato e le braccia dilaniate dall’accadimento.

Trascorse un anno in un letto d’ospedale e non vede la sua immagine, riflessa in un vetro, finché non lascia il centro medico su una sedia a rotelle: “Sembro un mostro” urla.

Alfonso, a dispetto di tutto, reagisce, si rimette e torna a casa anche se il suo corpo è straziato dalle conseguenze dell’incidente. Un giorno un amico va a trovarlo in bicicletta e Damian prova a salire in sella. Non riesce a tenere il manubrio per via delle su braccia parzialmente amputate a causa dell’incidente. Lopez cade si rialza e ci riprova ma senza successo.

Damian Lopez Alfonso capisce che deve costruirsi una sua bicicletta “speciale”. Si ingegna e riesce a progettare, assieme all’amico Jesus Cadahia, una bici in grado di essere governata pur con le sue menomazioni fisiche controllando il manubrio della sua bicicletta con la punta dei gomiti.

Il ragazzino senza mani e con il volto sfigurato riesce a esaudire il suo sogno: tornare a pedalare e la sua storia comincia a fare il giro delle strade dell’Avana così come Damian pedala lungo le vie della capitale cubana.

All’età di 18 anni, López  debutta nelle corse su strada nella capitale poi un giorno, mentre si sta allenando, conosce Tracy Lea, ciclista americana, che diventa  amica e benefattrice del cubano.

Tra marzo e luglio 2011, López subisce quattro operazioni a New York che gli consentono di mangiare meglio e chiudere gli occhi più facilmente e nel 2012 prende parte alle Paralimpiadi di Londra seguito da Rafael Rodriguez Padron. Il cubano ha preso parte ai Giochi di Rio 2016 e Tokyo 2020.