Cos’è la punzonatura? Proceduta dimenticata del ciclismo

Cos'è la punzonatura

Cos'è la punzonatura

Cos’è la punzonatura? La domanda del Visconte Cobram

Cos’è la punzonatura? Proceduta dimenticata del ciclismo nota perla famosa domanda del Visconte Cobram in Fantozzi Contro Tutti

Cos’è la punzonatura? Chi non ha riso di fronte al compianto Rag. Fantozzi alle prese con la subdola domanda del “Dottor Ing. Gran Mascalzon. di Gran Croc. Visconte Cobram”?

La fatidica domanda era usata dal nuovo direttore della “Megaditta” per testare le competenze ciclistiche del povero Rag. Ugo nel film Fantozzi Contro Tutti prima della terrificante Coppa Cobram interpretato dal compianto Paolo Villaggio.

La Coppa Cobram, entrata nel mito tanto da far nascere una rievocazione, fu il capolinea della “passione” obbligata di Fantozzi per le due ruote segnata dalla temibile salitella di viale De Amicis (nominata poi tragicamente “cima del Diavolo”), dove le temperature oscillavano dai -50°C fino al clima desertico.

Cos’è la punzonatura in realtà?

La Punzonatura è una parola ormai vetusta, persa tra la polvere delle strade e il sudore dei ciclisti eroici. Per anni questo termine ha indicato, come riportato da wikipedia, “l’operazione ufficiale, prescritta in passato prima di ogni corsa, consistente nell’applicazione di speciali piombini al telaio e alle due ruote, affinché il corridore non possa (tranne che nei casi previsti dai regolamenti di gara) cambiare queste tre parti della bicicletta”.

Ai tempi del “ciclismo moderno”, la punzonatura della bicicletta ha cambiato essenza ed è diventata “verifica licenze” perdendo il suo fascino e diventando, nei fatti, un momento per i soli addetti ai lavori.

Solo durante i grandi giri o alcune classiche è rimasto il retaggio della punzonatura nella procedura di presentazione delle squadre al via.

Punzonatura contro i motorini?

In tempi moderni, la pratica della punzonatura persiste per alcune categorie di prodotto. I misuratori fiscali, per garantirne l’integrità ai fini fiscali, vengono, appunto, punzonati.

Sempre su wikidepia è riscontrabile la seguente definizione:

“La punzonatura è l’atto di imprimere un segno, o una forma, su una superficie mediante la pressione o la percussione di uno strumento detto punzone”

Negli ultimi anni si è assistito a un crescendo di casi di imbrogli legati all’uso di motorini all’interno delle biciclette sia nelle corse amatoriali che in quelle professionistiche. Sul finire del 2017 ha tenuto banco la polemica tra il ciclista americano Phil Gaimon e Fabian Cancellara. L’ex pro USA aveva accusato in un libro “spartacus” di aver adoperato sovente un motorino tanto che in molti sapevano e tacevano la cosa.

Il tutto si è rivelato una bolla di sapone ma il dubbio c’è e resta su eventuali casi diDoping Tecnologico”. Ecco quindi che torna di moda l’idea della punzonatura per evitare che motorini nascosti nei telai e forse anche nelle ruote possano falsare i risultati delle corse.

L’UCI ha introdotto nel regolamento l’articolo 12.1.013bis “Frode tecnologia” che prevede ammende dai 19.000 ai 192.000 euro per i corridori e dai 96.000 ai 960.000 per i team.

Ecco che in questo scenario non è fuori luogo l’idea di tornare alla punzonatura delle biciclette facendolo tornare ad essere non solo un momento rituale e carico di fascino retrò ma anche un momento di sacrosanto controllo degli strumenti “di lavoro” dei ciclisti

Insomma un ritorno alla tradizione per appagare la nostalgia dei vecchi “suiveur” ma anche un modo per affascinare nuove generazioni tenendo strettamente sotto controllo le biciclette utilizzate in corsa.