Zakarin conquista la tredicesima tappa del Giro

Zakarin vince la tredicesima tappa del Giro, Polanc tiene la maglia rosa mentre crollano Lopez e Yates pagano dazio

Zakarin trionfa a Ceresole Reale
Zakarin trionfa a Ceresole Reale

Zakarin esulta sul traguardo di Ceresole Reale dopo una tappa davvero super. La Pinerolo-Ceresole Reale Lago Serrù di 196 km, prima frazione di montagna, prometteva spettacolo e spettacolo ha offerta sin dai primi chilometri di corsa sino all’arrivo.

Lungo la prima ascesa parte la fuga di giornata composta da 28 atleti tra cui spiccano i nomi del nostro Formolo, Bauke Mollema e Illnur Zakarin.

Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato nella tredicesima tappa del Giro d’Italia 2019, la Pinerolo-Ceresole Reale Lago Serrù di 196 km. Nella prima salita di giornata parte una maxifuga con 28 elementi fra cui Mollema, Zakarin e Formolo; alcuni di loro approcciano la salita finale di 20 km con oltre 1′ di vantaggio sul gruppo dei favoriti. E’ Giulio Ciccone a fare incetta di punti in vetta ai GPM consolidando punto su punto il proprio vantaggio e legittimando la proprietà della maglia di Re della montagna.

La corsa esplode letteralmente sull’arta finale che porta a Ceresole Reale. Quando mancano 16 chilometri all’arrivo è Mikel Landa a fare la voce grossa nel gruppo dei Big attaccando e staccando tutti. Grazie allo splendido lavoro del team Movistar ritrova lungo il percorso due reduci della fuga della mattina: Carretero prima e Amador dopo che gli danno una grande mano nel tenere alto il ritmo.

Alle spalle di Landa ci sono Nibali con il fedele Pozzovivo, Majka, Carapaz, López Roglic e Sivakov mentre Simon Yates va in affanno e comincia a perdere terreno. Miguel Angerl Lopez è vittima di un guaio meccanico che lo costringe a fermarsi per sostituire la bicicletta perdendo il contatto con il gruppo dei migliori venendo ripreso dal gruppetto che comprende un sofferente Simon Yates.

In testa resistono Ciccone, Nieve, Mollema e il russo Zakarin con, a meno di un minuto e mezzo uno scatenato Landa seguito da gruppo di Roglic staccato di circa 20 secondi mentre Jan Polanc assieme a Yates e Lopez arranca a oltre due minuti.

Ai meno 5 dal termine Zakarin fa il diavolo a quattro staccando tutti mentre tra i big è Nibali a forzare l’andatura. Roglic resite e l’azione del siciliano strema il giovane e volenteroso Pavel Sivakov. López riprende energie e va a staccare Yates. Nibali e Roglic giocano a scacchi e si controllano a vicenda, ne approfittano che Majka, Carapaz e Sivakov che allungano lievemente sui dure contendenti.

Nibali e Roglic continuano a punzecchiarsi con attacchi che non portano però esito alcuno, davanti è Zakarin che forza il ritmo nella speranza di staccare tutti riuscendoci. Il corridore del Team Katusha Alpecin va quindi a tagliare il traguardo di Ceresole Reale con maglia aperta e braccia levate, alle sue spalle ecco Mikel Nieve a 35 secondi seguito da un immenso Mikel Landa a 1’20”.

Quarto arriva Richard Carapaz a 1’38”, quinto Bauke Mollema e sesto Rafal Majka. A 2’57” arrivano i due contendenti Primoz Roglic e Vincenzo Nibali.

Lopez crolla addirittura a a 4’18”, peggio di lui fa Simon Yates, giunto a 5′ tondi mentre Jan Polanc lotta con i denti e conserva la maglia rosa con 2’25” su Roglic e 2’56” su Zakarin.