Il potere dei pedali di Olivier Razemo recensione

Il potere dei pedali di Olivier Razemon esperto di mobilità

Il potere dei pedali di Olivier Razemon esperto di mobilità e blogger arriva in Italia ecco la recensione del libro.

Il potere dei pedali di Olivier Razemon
Il potere dei pedali di Olivier Razemon

Il potere dei pedali di Olivier Razemon arriva nelle librerie dello stivale forte della notorietà che l’autore ha in Francia dove si occupa di mobilità e gestisce il blog L’interconnessione non è più garantita.

Il libro è edito da a Edizioni Epoké e analizza le potenzialità ecosostenibili dell’aumento dell’uso della bicicletta. Una visione diversa degli spostamenti urbani che mettono la bici al centro di una rivoluzione viabilistica e culturale.

L’obiettivo di una maggior diffusione delle biciclette può essere riassunto in lotta all’inquinamento, al traffico e il miglioramento della nostra salute personale.

Il potere dei pedali di Olivier Razemo si basa su una serie di dati raccolti dal blogger francese per suffragare l’idea che la bicicletta sia un mezzo assolutamente sottovalutato e sottoutilizzato ma che, viceversa, potrebbe offrire notevoli benefici.

Anzitutto la bicicletta può garantire un importante beneficio sotto il profilo emotivo: pedalare può riavvicinare l’uomo all’attività sportiva e al contatto con la città e con la natura.

Siamo tutti consapevoli di come la bicicletta sia uno strumento per arrivare dove di solito non arrivo: la vita frenetica e l’impiego delle auto spesso di fanno perdere l’opportunità di conoscere luoghi stupendi e magari vicini a casa che con la bicicletta diventano scopribili.

Il potere dei pedali è quello di farci provare un piacere emotivo prima ancora che biochimico e salutistico.

L’autore si sofferma sull’Europa a due velocità che vede i paesi del nord molto avanzati ed efficienti nell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto (e non solo di svago/sport) mentre gli stati mediterranei restano fermi al palo. L’Italia sta cercando di uscire dal torpore con l’obiettivo di portare gli attuali 5.000 km di ciclabile a 20.000 per il 2k30.