Perché la tappa di oggi è stata interrotta? 

Perché la tappa di oggi è stata interrotta 

Perché la tappa di oggi è stata interrotta 

Tour de France 2022 una singolare manifestazione ha interrotto la frazione odierna, ecco cosa è accaduto

Tour de France 2022 interrotto da una protesta nella frazione odierna da Morzine Les Portes du Soleil e Megève quando all’arrivo mancavano solamente 36 chilometri all’arrivo. Non è il primo caso (e non sarà con ogni probabilità l’ultimo) in cui una corsa a tappe viene utilizzata come cassa di risonanza per una protesta. Nel mondo dello sport non sono rari i casi di “incursioni”, invasioni o sit-in di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di interesse.

Non entriamo nel merito della questione ma proviamo a capire cosa è accaduto e cosa ha spinto i manifestanti a questa forma di protesta.

Tappa del Tour de France sospesa, perchè?

Nella giornata odierna un gruppo di manifestanti ha costretto gli organizzatori della Grande Boucle ad una neutralizzazione provvisoria della tappa. Sette persone hanno, infatti, bloccato la sede stradale stoppando il passaggio della corsa.
I sette attivisti indossavano una maglia con la scritta “989 days left”, hanno acceso alcuni fumogeni generando caos e confusione. La corsa è rimasta ferma per una decina di minuti per poi ripartire verso la Megeve. Va detto che i distacchi sono stati congelati e quindi nessuno ha perso o guadagnato per via della protesta.

Alberto Bettiol, che si trovata in testa alla corsa, pur avendo superato il blocco creato dai manifestanti “dribalndolo”, è stato fermato in quanto la situazione è stata ritenuta potenzialmente pericolosa. Come detto ristabilito l’ordine la corsa è ripresa e i distacchi sono stati mantenuti come da condizione precedente al sit-in di pacifica protesta (Alberto Bettiol era in testa da solo concirca 30 secondi di vantaggio).

Tour de France 2022: Morzine Les Portes du Soleil-Megève sospesa!

L’azione dimostrativa è stata prontamente rivendicata dal collettivo Dernière Rénovation attraverso il sito web dell’organizzazione.

Preferirei non arrivare a questo. Preferirei stare con mio nonno, stare tranquillo sul mio divano a guardare il Tour de France, mentre il governo fa il suo lavoro. Ma questa non è la realtà.
La realtà è che il mondo verso cui ci mandano i politici è un mondo in cui il Tour de France non potrà più esistere. In questo mondo, saremo impegnati a lottare per nutrire noi stessi e per salvare le nostre famiglie. In queste condizioni affronteremo guerre di massa e carestie. Dobbiamo agire ed entrare nella resistenza civile oggi per salvare ciò che resta da salvare.
Cosa ti aspetti da me? Che rimango sul ciglio della strada a guardare la mia vita che passa come guardo i ciclisti che passano? No, ho deciso di agire e interferire per evitare il peggior episodio di sofferenza e creare un nuovo mondo. Perché tutto può ancora cambiare. 

Si legge nella home page.