Wiggins: “Pogacar potrebbe diventare antipatico”

Bradley Wiggins (fonte profilo Twitter)

Bradley Wiggins (fonte profilo Twitter)

Bradley Wiggins dice la sua sul “cannibalismo” di Tadej Pogacar: “Una volta la maglia gialla non sprintava, potrebbe diventare antipatico”

Tadej Pogacar si è definito come il dominatore incontrastato della prima settimana del Tour de France. Spettacolo lo ha dato anche Wout Van Aert ma lo sloveno ha dato rasoiate annichilendo le velleità di classifica dei rivali. L’unico che, almeno per ora, pare in grado di seguire la ruota di “Poga” è apparso Jonas Vingegaard. In effetti il distacco tra i due è decisamente recuperabile (39 secondi)ma, almeno in apparenza, il talento sloveno ha dominato la corsa lasciano meno delle briciole ai rivali.

La voglia di “schiacciare” gli avversati ha colpito il grande pubblico ma ha anche lasciato qualche perplessità negli addetti ai lavori. In attesa delle Alpi e dei Pirenei, il capitano dell’UAE ha voluto prendere tutto quello che c’era da prendere proseguendo nel solco del dominio degli ultimi due anni.

Sull’atteggiamento di Pogacar ha voluto dire la sua Sir Bradley Wiggins, uno che il Tour lo conosce bene: “In un’altra era c’era un accordo non scritto in forza del quale la maglia gialla non sprintava per vincere la tappa, per non risultare avidi. Ora il ciclismo è mutato, non ci si accontenta, non esistono più i regali. Quando uno domina troppo non è mai amato, se continua così, anno dopo anno, in tanti vorranno vederlo battuto. E’ normale per chi domina prendendo anche le briciole. Questa è la mia unica preoccupazione per lui” ha dichiarato a VeloNews l’ex professionista britannico.