Nibali, il Giro 2019 sarà una battaglia

Nibali tanti rivali per il Giro ma ci credo

Nibali dovrà vedersela con avversari assolutamente temibili ma vuole vincere il terzo Giro stabilendo il record di vincitore più anziano

Nibali (fonte pagina facebook)
Nibali (fonte pagina facebook)

Nibali, leader designato del Bahrain-Merida per il prossimo Giro, arriverà a quota 21 corse a tappe disputate in carriera. In caso di trionfo alla Corsa Rosa, lo Squalo diventerebbe il più vecchio ciclista di sempre ad imporsi nella corsa a tappe italiana.

Nibali ha iniziato la sua 15esima stagione tra i professionisti ma non ha ancora perso la fame di vittoria che ha sempre permeato la sua carriera anzi negli ultimi anni, pur con qualche sfortunato evento che ha sottratto il siciliano da gare di primo piano, l’atleta della Bahrain ha messo a segno stoccate che l0 hanno portato decisamente nella storia del pedale.

“Sarà la ventunesima corsa a tappe? Davvero? Per fortuna non mi sento vecchio e, anzi, mi sento pronto per stare sulla corda per tre settimane. Ho qualche capello grigio e qualche ruga in più ma è ancora presto per andare in pensione” ha spiegato il siciliano a Cyclingnews.

Il 20 novembre per Nibali scoccheranno le 35 primavere ma nel cuore del siculo c’è il botto finale con l’assalto alla medaglia d’oro nella gara su strada alle Olimpiadi di Tokyo2020. Nel frattempo impazza il ciclo-mercato e le strade di Vincenzo e della Bahrain-Merida si separeranno, lo squalo prolungherà la sua carriera nel gruppo sino al 2021 in forza del nuovo accordo con la Trek-Segafredo dato ormai per fatto.

Quando nel 2014 Vincenzo vinse il Tour con la divisa celeste dell’Astana non mancarono le polemiche con il manager Alexander Vinokourov per via della decisione di cambiare team.

Nibali il Giro sarà determinante per il nuovo contratto?

Se dovesse arrivare una affermazione alla corsa rosa il siciliano potrebbe cercare di monetizzare ulteriormente nel contratto 20/21 ma questo pensiero non pare toccare i suoi pensieri:

“Se vinco o se perdo il Giro il mio status non cambierà, la mia carriera è nota e tutti sanno quanto valgo e cosa posso dare, qualunque risultato arriverà alla corsa rosa accrescerà il mio curriculum, mi sento ancora competitivo indipendentemente dai risultati della singola gara” ha spiegato Nibali.

Il Giro 2019 è il palcoscenico per il riscatto dopo una 2018 segnato in modo negativo dalla caduta del Tour provocata da un tifoso poco accorto in cui il corridore ha subito non pochi danno che l’hanno portato a dover subire un intervento chirurgico assolutamente delicato per accelerare la sua guarigione, così da poter guidare la Vuelta a Espana e prendere di mira i Campionati del Mondo di Innsbruck.

I postumi della caduta hanno spinto Nibali a modificare la posizione in sella obbligandolo ad un lavoro dedicato con Gianluca Caretta esperto di chiropratica.

“A inizio stagione ero indietro di condizione ma poi a marzo sono arrivati i miglioramenti già alla Tirreno e, anche alla Sanremo ero in forma peccato non sia arrivato il risultato. Ora voglio concentrarmi sul Giro e prendermi l’affetto delle persone che lo scorso anno mi è mancato” ha spiegato Nibali che dovrà vedersela con una pattuglia di avversari agguerriti: “Simon Yates è quello che mi ha impressionato di più, dopo la delusione del Giro 2018 è cresciuto tantissimo andando a vincere la Vuelta. Roglic ha fatto un 2018 incredibile poi al Tour è andato forte salvo crollare nell’ultima settimana. Dumoulin è una grande minaccia considerando le cronometro ma potrebbe soffrire in montagna. Per quel che mi riguarda cercherò di vincere il terzo Giro d’Italia, ma non sarà facile perché il Giro sarà un vero combattimento, ma è per questo che mi piace”