Gino Bartali cittadino onorario di Israele
Gino Bartali cittadino Israeliano onorario
Gino Bartali cittadino onorario di Israele verrà nominato Mercoledì 2 maggio in una cerimonia organizzata dall’ambasciata d’Italia e dal Museo Yad Vashem
Gino Bartali cittadino onorario di Israele, la partenza dell’edizione 101 del Giro d’Italia da Gerusalemme sarà dedicata alla memoria di “Ginettaccio”. Il campione toscano durante la seconda guerra mondiale si prodigò nel trasporto di documenti, nascosti all’interno della canna della bicicletta, serviti a salvare la vita di circa 800 cittadini di religione ebraica.
Non era un segreto che Gino Bartali non fosse entusiasta dell’ascesa del Partito Fascista in Italia anzi lo stesso campione toscano si rifiutò di dedicare a Benito Mussolini la vittoria del Tour del 1938, nonostante l’insistenza dei fascisti.
Pur avendo molto da perdere non esitò nemmeno un secondo nell’accettare la rischiosa richiesta del cardinale di Firenze, l’arcivescovo Elia Dalla Costa, di unirsi a una rete segreta che offriva un passaggio sicuro agli Ebrei e alle altre persone in pericolo.
Gino Bartali, dall’inverno del ‘43 al giugno del ’44, si mise al servizio della Chiesa e di tutti gli uomini di buona volontà offendo la sua comprovata resistenza civile, oltre che fisica indossando la maglia della staffetta salvifica.
Documenti falsi venivano stampati ad Assisi dalla tipografia assisana, vicina alla cattedrale di Santa Chiara, di Luigi Brizi e il figlio Trento e consegnati a Bartali che li custodiva (al prezzo della propria vita) nella canna della bicicletta, sotto il sellino o nel manubrio fino al “traguardo” di Firenze.
Nell’autunno del 1943 Gino Bartali venne fatto prigioniero polizia fascista ma nessuno controllà la sua bicicletta e fu proprio questa dimenticanza che consentì al campione di salvarsi.
Nel 2006 è stata conferita alla memoria di Gino Bartali, dal Presidente della Repubblica di allora Ciampi, la Medaglia d’oro al valore civile e nel 2013 gli è stata assegnata dallo Stato di Israele l’importantissima onorificenza di Giusto fra le Nazioni ed ora ecco arrivare quest’altro importantissimo riconoscimento.
Queste le parole che Simmy Allen, portavoce dello Yad Vashem, ha riferito alle agenzie di stampa: “La legge sui Giusti delle nazioni consente a Yad Vashem la prerogativa di conferire anche, in casi particolari, una cittadinanza onoraria di Israele a chi fosse ancora in vita, oppure postuma ai suoi congiunti. Si tratta di una procedura molto rara e che viene usata con il contagocce”.