Emozioni nel ciclismo: meglio Nibali, Froome o Contador?
Emozioni nel ciclismo: un argomento fonte di dibattito da sempre
Emozioni nel ciclismo: meglio Coppi o Bartali? Meglio Saronni o Moser? Meglio Bugno o Chiappucci? Da sempre il ciclismo è uno sport che unisce nella passione viscerale di chi lo pratica, di chi lo segue sulle strade o in TV e di chi ne scrive sui giornali. Ma il ciclismo è anche lo sport delle rivalità. Le rivalità di cui vi abbiamo parlato o di altre che hanno da sempre colpito la fantasia degli appassionati.
Diciamocelo chiaro, gli scontri epici del ciclismo un po’ mancano, i grandi scalatori alla Marco Pantani non si sono più visti e il “fenomeno” Lance Armstrong ha contribuito ad uccidere le emozioni di questo sport che, dopo un periodo assolutamente nero sta sollevandosi dalla polvere mettendo in scena battaglie (diversamente?) epiche come quelle del passato.
Emozioni nel ciclismo: Froome?
Se in passato le emozioni non sono mai mancate, la stagione che sta andando in archivio lascia la palma di re delle corse a tappe a Chris Froome che ha saputo conquistare l’accoppiata Tour-Vuelta nello stretto lasso di tempo di due mesi. Se il kenyano dovesse prima o poi prendere parte al Giro d’Italia (e naturalmente vincerlo) entrerebbe ulteriormente nel gotha del ciclismo e, in particolare, nel ristretto gruppo di chi ha vinto tutti e tre i grandi giri. Però c’è un però: Froome non riesce a scatenare la passione dei tifosi (anzi i fans francesi sono stati davvero fuori luogo in alcune esternazioni della loro antipatia per il kenyano). Al corridore del Team Sky viene rimproverato di non aver mai attaccato in salita terreno, si sà, che gli appassionati adorano.
Effettivamente il modo di correre di Froome, sempre scortato dalla sua squadra ipertecnologizzata, non è proprio sinonimo di spettacolarità. La stessa UCI, pare proprio per diminuire lo strapotere degli “squadroni” ha deciso di ridurre il numero di ciclisti nelle corse a tappe.
Emozioni nel ciclismo: Nibali?
Saremo sicuramente di parte ma il modo di correre di Vincenzo Nibali ci piace nettamente di più, pare un modo di correre meno calcolato, meno basato sulla scientificità di un cardiofrequenzimetro che impone ritmi e attacchi. Nibali è un corridore più di cuore e gambe che di testa è uno che può tranquillamente rinunciare alla radiolina e che sa regalare attacchi importanti (come quello al recente Lombardia). Vincenzo ha saputo ridare dignità al ciclismo tricolore conquistando, lui si tutti e tre i grandi giri.
Eppure? Eppure qualcuno ha da eccepire ancora sul suo innegabile talento. Quanti corridori del recente passato hanno vinto Giri a tappe e classiche monumento come lo Squalo dello Stretto?
Emozioni nel ciclismo: Contador?
Un altro corridore che ha colpito i cuori dei tifosi è Alberto Contador che giunto alla sua ultima stagione ha regalato l’ennesima dimostrazione di come la classe e l’amore per il pedale possano regalare emozioni impagabili anche per un atleta al capolinea della sua carriera professionistica. Alberto è sempre stato uno pronto all’attacco, al colpo a sorpresa e alla vittoria spettacolare. L’ultima Vuelta con il trionfo sull’Angliru è stata l’elogio spassionato dell’amore per il ciclismo e il suo pubblico da parte de El Pistolero.