Alberto Contador contro Chris Froome: Scontro tra titani!

Alberto Contador ripercorre la rivalità col britannico

Alberto Contador contro Chris Froome, due grandi campioni, due grandi squadre, due modi diversi di interpretare la corsa. Ne parla lo spagnolo

Alberto Contador commentatore per Eurosport
Alberto Contador commentatore per Eurosport

Alberto Contador è uno di quei campioni che non possono passare inosservati. Il “Pistolero” ha regalato momenti epici di ciclismo ma ha attraversato anche momenti cupi. Tra gioie e dolori sono tanti gli atleti contro cui si è scontrato ma, con ogni probabilità, le scintille più potenti sono scoppiate con il britannico Chris Froome.
Due autentici “califfi” del ciclismo moderno, Contador e Froome non se le sono mandata e dire e, durante il Tour de France 2013 è forse arrivato lo zenith della rivalità anche se i due si sono affrontati in ben 4 edizioni di Tour e altrettanti della Vuelta negli anni che vanno dal 2011 (esplosione del kenyano bianco) e il 2017, anno del ritiro dell’iberico.

Lo spagnolo in una recente intervista al periodico Procycling ha però voluto un po’ sminuire la cosa sottolineando come la rivalità è stata più con il Team Sky che con Froome mentre la vera rivalità personale era con Andy Schleck.

“Il modo di correre del Team Sky mi ha costretto a cambiare i miei metodi di allenamento introducendo sessioni in quota –  ha spiegato Alberto – la forza della formazione britannica è assoluta, un po’ come Barcellona o del Real Madrid nel calcio con tanti soldi possono permettersi gli atleti migliori. Alcuni team fanno fatica a trovare otto atlewti per il tour, loro li hanno per Delfinato e Tour de Suisse e poi selezionano gli otto per il Tour”.

Proprio la profondità della “rosa” del Team Sky (ora INEOS) è, secondo lo spagnolo, il punto chiave dei successi.

“Se avessi potuto prendere un compagno di Froome avrei scelto Porte in alcuni momenti pedalava meglio di Froome. Ma non dimentico Poels, Michał Kwiatkowski e Geraint Thomas” ha raccontato l’iberico

Ma il Team Sky era (ed è) davvero senza difetti? Contador identifica una “falla” nel sistema:

“il più grande handicap della Sky sia stato che inizialmente la loro conoscenza delle corse si basava su ciò che gli inglesi avevano fatto in pista e di conseguenza era un po’ carente in chiave tattica sugli scenari delle corse. Non tutti gli atleti erano esperti di corse su strada, poi col tempo questo gap si è colmato e ora è pressoché impossibile cogliere in fallo la INEOS”.

E su Froome? Davvero il kenyano (prima del terribile incidente di questa estate) è inarrestabile?

“il punto debole di Chris è il freddo ma lui corre sempre il Tour e questo è un vantaggio. Froome non da quasi mai segni di cedimento, è strano. Ricordo la frazione do Ancares, alla Vuelta 2014, Joaquim Rodríguez attaccò, seguito da Valverde. Io decisi di restare con Froome che sembrava cedere, poi abbiamo ripreso Purito e poi Alejandro poi a un chilometro dalla vetta ho attaccato e vinto. Lui corre in un modo opposto dal mio ma ha ottenuto risultati unici”.

Contador e Froome, due scuole di pensiero diverse, testa per il britannico, cuore per lo spagnolo