Sam Bennett vince la prima tappa al Tour Down Under
Sam Bennett primo acuto al Down Under
Sam Bennett si aggiudica la prima tappa del Tour Down Under 2020 precedendo allo sprint Philipsen e Baska. Elia Viviani quarto
Primo acuto stagionale per Sam Bennett della Deceuninck-QuickStep, dopo la vittoria di Calbe Ewan nel gustoso “antipasto” della Schwalbe Classic è il forte velocista irlandese a tagliare il traguardo con le braccia levate al cielo nella prima frazione del Tour Down Under 2020.
Erano 150 i chilometri che il plotone era chiamato a coprire e la corsa è stata controllata dai velocisti che hanno controllato la gara. Allo sprint intermedio è stato il vincitore uscente Daryl Impey della Mitchelton-Scott a conquistare secondi che potranno tornare utili più avanti. Successivamente hanno allungato in quattro: Michael Storer (Sunweb), Jarrad Drizners (Aus), Joseph Rosskopf (CCC) e Dylan Sunderland (NTT). I fuggitivi hanno guadagnato un margine che ha toccato i 4 minuti per poi iniziare a calare vistosamente quando Lotto – Soudal, Jumbo-Visma e Cofidis si sono portate in testa per ricucire lo strappo.
In vista del circuito finale è stata la Team Israel Start Up Nation di Andre Greipel a comandare le danze e a chiudere totalmente il gap.
Dopo il lavoro dei compagni di tram Shane Archbold e Michael Morkov, è stato lo stesso Sam Bennett a lanciare lo sprint ai meno 250 metri dall’arrivo. Caleb Ewan della Lotto Soudal, uno dei favoriti della vigilia, ha perso l’attimo buono restando intruppato nelle retrovie.
Il secondo posto è andato al corridore della Uae Emirates, Jasper Philipsen mentre la terza piazza è andata a Erik Baska (Bora-Hansgrohe). Quarta posizione per Elia Viviani mentre quinto è giunto Andre Greipel (Start-up Nation).
“Mentirei se dicessi che non sentivo la pressione per la prima vittoria, non posso ringraziare abbastanza i miei compagni perché questa vittoria è frutto del loro straordinario lavoro” ha spiegato Bennett dopo aver tagliato il traguardo.
Bennett conquista la maglia di leader con 4 secondi di margine su Philipsen e 6 sullo slovacco Erik Baska.