Del Tongo chiude un marchio storico del ciclismo
Del Tongo chiude l’azienda che colorò le maglia di Beppe Saronni
Del Tongo chiude, lo storico marchio che griffò le maglie di Beppe Saronni è stata dichiarato fallito dal giudice Antonio Picardi
Del Tongo chiude il marchio ha fatto il giro del mondo grazie a Beppe Saronni, la parola fine su una storia durata oltre 60 anni a seguito della sentenza di fallimento ufficializzata dal giudice Antonio Picardi.
La Del Tongo era da anni in concordato di continuità: la proprietà, affiancata da un gruppo di commissari, continuava a gestire la fabbrica con sede in provincia di Arezzo.
A rendere nota la notizia è stato il quotidiano ‘Il Tirreno’: “era stato nominato un liquidatore, il commercialista Alessandro Sabatini, che ha ritenuto ci fossero nella contabilità aspetti che non tornavano, sull’anticipazione delle imposte inviando la sua relazione alla Procura”.
L’udienza per il fallimento della nota azienda toscana si è svolta lo scorso undici gennaio e, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, la proprietà “si è presentata con un proprio piano, opponendosi all’istanza con memorie presentate dagli avvocati Stefano Tenti, Luca Berbeglia e Roberto Cordeiro Guerra, professore di diritto all’università di Firenze. Ragioni che evidentemente non hanno convinto il giudice Picardi. E così, a distanza di quindici giorni, è arrivata questa ennesima dichiarazione di fallimento, una delle più eccellenti mai decise dal tribunale”
Il quotidiano toscano avvicinato Laura Del Tongo figlia di Pasquale, uno dei fondatori: “Non è possibile, stavamo vedendo la luce in fondo al tunnel dopo anni difficilissimi. Eppure gli stipendi li abbiamo sempre pagati, comprese le ultime tredicesime. Adesso ci sono sessanta famiglie che soffrono con noi di questa situazione drammatica. Dire che eravamo pronti a conferire altri beni di famiglia. Non sempre l’andamento dell’azienda era stato in linea col piano di rientro, ma finalmente stava arrivando un po’ di ripresa. Le cose stavano migliorando ed invece ecco questa mazzata che fa sparire un altro nome storico della nostra economia”.