Thomas Voeckler coi motorini ci hanno fatti fessi
Thomas Voeckler: “qualcuno ha usato i motorini”
Thomas Voeckler a 38 anni è diventato ambasciatore di Aso e parla di doping tecnologico e della vicenda Froome-Salbutamolo
Thomas Voeckler non è mai stato un corridore banale, non lo è stato in sella ad una bicicletta per il suo modo di impostare le corse e non lo è stato nelle interviste. Ora a 38 anni, smessi i panni del ciclista professionista e indossati quelli di ambasciatore di Aso (e di commentatore TV), non si sottrae ad una analisi del ciclismo che fu e di quello che verrà.
Il francese sarà impegnato nella prossima Parigi-Nizza sulle moto di France Télévision e, durante la presentazione ufficiale nella sua nuova veste, Thomas Voeckler ha nuovamente dimostrato di non aver peli sulla lingua.
“Quando ne ho sentito parlare di doping tecnologico – ha detto l’Alsaziano – pensavo fosse una stupidata e ne ridevo. Poi, guardando certe corse e leggendo certi reportage mi sono convinto che qualcuno ci abbia fatto fessi e abbia utilizzato il motorino”. Insomma ai tempi di Voeckler qualcuno ha usato stratagemmi elettronici per frodare i colleghi ma secondo il francese il problema è ormai debellato: “non ci sono più casi da quando sono iniziati i controlli : questa è una forma di doping facile da debellare. Se Armstrong l’ha utilizzato? Con lui non mi stupirei di nulla, davvero”.
Thomas Voeckler si è espresso sul caso Froome: è noto che il britannico in Francia non è particolarmente ben visto ma il corridore transalpino, in passato, aveva sempre appoggiato il corridore del Team Sky
“Ho sempre difeso Chris perché il suo comportamento era ineccepibile – ha dichiarato Thomas – fino a settembre non si poteva dire nulla di lui, anche se in Francia in molti non lo amano e tanta gente non vedeva l’ora di gridare che aveva barato. Osservando i dati è chiaro che il valore è davvero molto alto, ci sono colleghi che nelle medesime situazioni sono stati sanzionati forse perché non avevano i mezzi finanziari della Sky per difendersi”.
Il ciclismo francese ha perso molto con il ritiro di Thomas Voeckler ma è lo stesso transalpino a dichiarare il suo erede: “Romain Bardet è veramente forte, lui potrebbe puntare a vincere il Tour de France, ne ha i mezzi così come Thibaut Pinot e poi c’è Warren Barguil, lui continua a dire che la classifica non gli interessa, ma voi gli credete?”.